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È proprio con Monteiro Rossi, un giovane italo-lusitano neolaureato all’Università di Lisbona, che il protagonista sente parlare delle «ragioni del cuore», le stesse che Pereira in un primo momento considera come sorgente di numerosi e possibili problemi per il giovane giornalista e di conseguenza anche per lui. La natura di queste ragioni è talmente gagliarda, da sovrastare quelle che nell’ opera sono definite come le «ragioni dell’intelletto». Questa considerazione trova testimonianza nel personaggio di Monteiro Rossi, infatti, egli insiste nel giustificare i contenuti dei suoi necrologi come conseguenza dell’azione degli stimoli provenienti dal suo cuore.
Tuttavia, è importante essere consapevoli della presenza di queste ragioni, sebbene eclissate in parte da Pereira, in tutto il romanzo: all’inizio non sono così evidenti; infatti esse vengono progressivamente alla luce, ma il solo fatto che il protagonista parli con il «sorriso lontano» della moglie defunta può essere considerata una. Sebbene il dottor Cardoso gli consigli di non intrattenere più conversazioni con quella foto, affinché possa distaccarsi dal passato, egli non ubbidisce e pure verso la fine dell’opera parla con lei. Su questo aspetto, si può individuare un parallelismo tra il protagonista e Monteiro Rossi, anche quest’ultimo è profondamente innamorato di qualcuno e, nonostante non sappia perché, considera il suo amore per Marta parte del fulcro dei pensieri che esprime nei necrologi. In entrambe queste situazioni agisce solo il cuore, mentre le ragioni dell’intelletto vengono ignorate.
Come già detto in precedenza, queste ragioni così intense vengono in parte occultate da Pereira, ma possiamo vederle proiettate nel giovane giornalista: tra il protagonista e Monteiro si instaura una relazione simile a quella di padre e figlio; infatti egli ambiva ad avere un figlio con sua moglie. Tuttavia questo rapporto figurato di parentela si afferma inconsciamente nel protagonista, che aiuta in modo costante il giovane, ma senza sapere il perché, ed è proprio per questo motivo che anche in questa situazione non sono «ragioni dell’intelletto» a prendere il sopravvento.
La contrapposizione ideologica tra i due personaggi che all’inizio si può individuare, si sfuma progressivamente, fino a far quasi coincidere il protagonista e il giovane. Questo avviene grazie anche agli incentivi esterni che nel corso della narrazione il protagonista riceve, ad esempio quello da parte della signora che incontra nel treno al suo ritorno dall’ospedale, ma il principale cardine delle sue azioni diventa quello finale, ovvero l’uccisione di Monteiro Rossi. Da quel punto si può capire come Pereira abbia sempre e solo cercato di non importunare la dittatura instaurata nel paese per non avere problemi, ma che in realtà, nel suo cuore, abbia sempre voluto agire, come il suo giovane giornalista, infatti conservava i suoi necrologi anticipati perché inconsciamente concordava con quanto Monteiro Rossi scriveva. Quindi, dopo aver scritto su quanto è successo il giorno dell’omicidio del giovane e averlo pubblicato, capiamo che agisce finalmente: ha seguito le ragioni del cuore.
Una frase del libro da conservare
«Le ragioni del cuore sono le più importanti, bisogna sempre seguire le ragioni del cuore, questo i dieci comandamenti non lo dicono, ma glielo dico io.»
Un commento a quello che nel libro sono le «ragioni del cuore».