Si può spiegare tutto ai bambini se si utilizzano le parole giuste, anche un argomento difficile come il cambiamento climatico. E’ quello che è riuscito a fare lo scrittore olandese Marc Ter Horst nel suo libro Palme al Polo Nord (55 milioni di anni fa c’erano davvero le palme e i coccodrilli al Polo Nord!), edito da Editoriale Scienza. Lunedì 23 Maggio, ha presentato il suo lavoro al Salone del Libro di Torino, catturando l’interesse dei numerosi bambini presenti in sala che, a fine conferenza, lo hanno sottoposto entusiasti alcune domande. Insieme alla climatologa Elisa Palazzi hanno discusso sulle più evidenti conseguenze del riscaldamento globale, come l’innalzamento del livello del mare e i fenomeni meteorologici estremi, ma soprattutto si sono soffermati sugli animali e sui cambiamenti delle loro abitudini, argomenti che interessano molto i più piccoli. Ad esempio hanno parlato del pericolo d’estinzione di coralli, orsi polari, conigli cinesi sulle montagne più alte e pernice bianca; quest’ultima ha la capacità di cambiare colore delle piume in base al periodo dell’anno, ma da quando, a causa dell’effetto serra, le stagioni non sono più definite, l’animale non riesce più a mimetizzarsi e diventa preda facile degli uccelli rapaci. La conferenza si è conclusa però con un messaggio positivo: l’emergenza climatica è come un campanello d’allarme che risuona di sottofondo nelle nostre vite, senza che noi ce ne rendiamo neanche conto, ma abbiamo ancora del tempo per cambiare le cose e agire più responsabilmente, prima che questo campanello diventi una sirena assordante. In altre parole, gli uomini sono i responsabili del cambiamento climatico e in quanto tali devono usare gli strumenti di cui dispongono per migliorare la situazione.