In Italia le percentuali di violenza contro le donne tra i 16 e i 70 anni continuano ad aumentare. Il 31,5% di loro ha subito nel corso della loro vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il 13,6% ha subito violenza da uomini partner o ex partner e il 24,7% da uomini non partner; altre tipologie di violenze tra cui minacce, spinte o strattonate, soggette a schiaffi calci pugni e morsi, meno frequentemente strangolamenti ustioni o l’uso di armi arrivando ai femminicidi.
FEMMINICIDI: Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel 2023, ultimo aggiornato sul sito, sono state uccise 120 donne in Italia con l’aggiunta di altre 20 vittime nel 2024. Questo dato, già allarmante di per sé, rappresenta solo la punta dell’iceberg di una realtà tragica che continua a persistere nel nostro paese.I femminicidi in Calabria: un record che preoccupa. La Calabria è una regione che si distingue per un motivo estremamente preoccupante: ha il tasso di femminicidio più alto in Italia. Nel periodo 2015-2017, la regione ha registrato 0,70 omicidi per 100.000 donne, un dato allarmante che evidenzia la gravità della situazione. Seguono da vicino il Friuli-Venezia Giulia e la Campania, con tassi rispettivamente pari allo 0,69 e allo 0,62 omicidi per 100.000 donne. Dall’altra parte dello spettro, il Molise e la Valle D’Aosta sono le regioni più sicure per le donne, con un tasso di femminicidio pari a zero. Ad oggi le vittime di femminicidio in Calabria sono circa 106, la più giovane di 13 anni mentre la più anziana 95. L’età media delle donne uccise si aggira intorno ai 55 anni e si conta un solo caso di stupro prima dell’omicidio e dodici casi di donne ammazzate nonostante le denunce e le segnalazioni.
CASO DI FEMMINICIDIO, GIULIA CECCHETIN: Giulia Cecchettin, nata a Padova il 5 maggio 2001, era una studentessa di ingegneria biomedica dell’Università di Padova, prossima a laurearsi, con la discussione della sua tesi di laurea fissata per il 16 novembre 2023. Figlia di Gino Cecchettin, ingegnere, e Monica Camerotto, impiegata (morta nell’ottobre 2022 per un tumore), aveva una sorella maggiore di nome Elena ed un fratello minore di nome Davide. Durante gli studi universitari aveva conosciuto Filippo Turetta, suo collega di corso di studi con il quale aveva iniziato una relazione sentimentale durata circa un anno, terminata nell’agosto 2023.I due giovani avevano continuato a rimanere in contatto anche dopo la fine della relazione; tuttavia, nell’autunno del 2023, Filippo aveva iniziato a comportarsi in modo possessivo, confidando a Giulia di sentirsi depresso e di non vedere un proprio futuro senza di lei e minacciando il suicidio. Giulia e Filippo continuavano ad uscire insieme occasionalmente e lei temeva gesti estremi da parte di lui, anche se confidava di avvertire le pressioni dell’ex come un ricatto.Il 18 novembre 2023 una squadra cinofila della protezione civile del Friuli-Venezia Giulia, impegnata nelle ricerche tra il lago di Barcis e Piancavallo, ha individuato il cadavere di Giulia Cecchettin adagiato in un anfratto roccioso nel bosco, ricoperto da sacchi di plastica neri e con a fianco numerosi oggetti. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno evidenziato che la ragazza era stata colpita con numerose coltellate alla testa e al collo e che, di conseguenza, era morta per dissanguamento.
ASSOCIAZIONI CHE COMBATTONO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, DOPPIA DIFESA:
Doppia Difesa è una Fondazione Onlus costituita nel 2007.
La volontà delle fondatrici, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, è aiutare chi ha subìto discriminazioni, abusi e violenze ma non ha il coraggio, o le capacità, di intraprendere un percorso di denuncia. Si tratta soprattutto di donne che spesso non hanno consapevolezza del loro status di vittime, perché vivono in condizioni di isolamento ideologico e/o sociale, nel silenzio oppure nell’indifferenza generale.
La violenza sulle donne è un fenomeno diffuso e multiforme:
si verifica in ogni strato sociale e riguarda donne di ogni età.
Chi subisce o ha subìto violenza non deve mai credere di essersela meritata; deve al contrario imparare a riconoscerla e a percepire la gravità delle aggressioni, fisiche e psicologiche.
Da oltre dieci anni Doppia Difesa si impegna per convincere le donne a non accettare mai la violenza, in nessun caso e in nessuna forma, e a pretendere un rapporto di coppia sano, basato sul rispetto reciproco, sul diritto all’amore, sulla comprensione e sulla collaborazione.
Doppia Difesa è una Fondazione Onlus costituita nel 2007.
La volontà delle fondatrici, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, è aiutare chi ha subìto discriminazioni, abusi e violenze ma non ha il coraggio, o le capacità, di intraprendere un percorso di denuncia. Si tratta soprattutto di donne che spesso non hanno consapevolezza del loro status di vittime, perché vivono in condizioni di isolamento ideologico e/o sociale, nel silenzio oppure nell’indifferenza generale.
La violenza sulle donne è un fenomeno diffuso e multiforme:si verifica tra coloro che appartengono a tutte le classi sociali e riguarda donne di ogni età.
Chi subisce o ha subìto violenza non deve mai credere di essersela meritata; deve al contrario imparare a riconoscerla e a percepire la gravità delle aggressioni, fisiche e psicologiche, bisogna pretendere un rapporto di coppia sano, basato sul rispetto reciproco, sul diritto all’amore, sulla comprensione e sulla collaborazione.