“‘Sta roba è troppo bella, facciamoci un libro”: nella frizzante atmosfera del tardo pomeriggio di sabato 1° ottobre presso l’Arci Bolognesi a Ferrara si è tenuta la presentazione del libro Problemi – Una guida per capire l’assurdità del presente, che trae spunto dall’omonimo podcast. L’evento è stato occasione di confronto tra Claudio Rossi Marcelli e l’autore, Jonathan Zenti. La forte personalità di Zenti risiede nella sua voce: essendo noto al pubblico come audio e podcast designer, mantiene la sua particolare “vocalità” in una molteplicità di canali comunicativi.
Problemi, pur essendo definito una guida, è la narrazione dell’esperienza personale dell’autore, che, reinterpretando in maniera anticonvenzionale e ironica teorie consolidate, mette in luce le sue opinioni riguardo alle criticità della nostra realtà.
Il moderatore accende la discussione commentando i capitoli più significativi del libro: genere, rapporti tossici, narcisismo, attivismo, vittimismo. Ripercorrendo episodi della sua infanzia l’autore esprime la sua intolleranza verso le etichette imposte da “forze esterne”, intese come caselle per “targettizzare le persone”. Viene così introdotto l’acronimo “LGBTQIA+”: il continuo aumento delle lettere che lo compongono è positivo per una progressiva perdita del valore delle etichette, negativo perché produce una stigmatizzazione sempre più capillare.
L’attenzione si sposta poi sul tema del rapporto tossico; l’intenzione dell’autore è quella di ridare dignità a questa definizione, oggi considerata anche come qualità. L’autore palesa l’incapacità di prevenire una relazione tossica, perché non sono le singole persone ad essere tossiche, ma la loro relazione in quanto esiste una reciprocità.
Anche nel capitolo sul narcisismo risulta evidente la sua contrarietà alle etichette: Zenti, infatti, riferendosi alle Metamorfosi di Ovidio difende Narciso, “incasellato” come narcisista dagli altri e non da se stesso.
Particolare attenzione è stata riservata all’attivismo, che considerato la risposta ai cambiamenti della storia – creazione dei prodotti, dei modelli di persona adatti alla vendita, delle identità brandizzate e brandizzabili – muta nel corso del tempo; tuttavia il fenomeno viene ridimensionato, mettendo in luce quanto la capacità di gestire il quotidiano sia più efficace dei facili esibizionismi. Nell’ambito dell’esibizionismo si inserisce l’idea di vittimismo, definito come riscatto e ricerca di un passato “mitico” da mettere in mostra.
L’ultimo tema di discussione è stato la lotta alla propaganda “magrista”, che l’autore sintetizza efficacemente affermando: “Io sono sovrappeso e va bene così”; secondo Zenti, infatti, l’obesità è semplicemente una condizione, non una malattia, e i pressanti modelli sociali che condizionano la nostra società derivano da scelte economiche in quanto sono prodotte dai tagli al sistema sanitario e dalla riprogettazione degli spazi pubblici.
Tra battute divertenti e fragorose risate del pubblico l’evento si è concluso con il firma copie del libro, lasciando così spazio alla tranquilla atmosfera ferrarese.