Libertà, indipendenza e decolonizzazione: Pierre Haski ha discusso di queste tematiche insieme a Francesca Sibani nell’incontro Viva l’indipendenza di sabato 1 ottobre al Festival Internazionale. Il giornalista francese si è appassionato al tema dopo aver visto un film su un argomento inusuale: l’indipendenza del Mali. Rimasto turbato dall’innocente ignoranza degli spettatori, ha deciso di ricostruire la storia della prima generazione di presidenti africani indagando sulle loro vite prima dell’elezione. Sono stati gli archivi sonori della radio France Inter, da cui parla di geopolitica a milioni di persone francofone, una delle principali fonti per la scrittura del libro.
Il termine decolonizzazione viene usato impropriamente in molti articoli che ne banalizzano il valore. Parola coniata negli anni Trenta, è indice della fine di importanti storie di sottomissione, che seguono la seconda Guerra Mondiale. Nonostante numerosi paesi abbiano ottenuto l’indipendenza, rimangono soggetti all’influenza di governi politici compiacenti gli ex-colonizzatori.
Per anni i leaders dei grandi paesi hanno discusso su come avrebbero voluto l’Africa. Motivata dal voler fronteggiare queste imposizioni, la popolazione si unì per immaginare un mondo diverso in cui l’Africa ricoprisse ruoli importanti. Purtroppo i grandi ideali si sono scontrati con la realtà e il continente è come lo vediamo oggi.
Le grandi potenze non sono ancora disposte a concedere una completa indipendenza alle ex colonie. Per questo non è un tema del tutto superato, ma ancora attuale e complesso.