Marco Malvaldi dialoga oggi con Alessandro Robecchi in Sala Azzurra presentando il suo ultimo libro “Bolle di sapone”. Ambientato in un Italia colpita dal Covid, presenta una situazione in cui i personaggi del suo giallo devono fare i conti con una situazione che muta profondamente da un giorno all’altro. Malvaldi presenta quindi i suoi “vecchietti”che non potendo più trovarsi al bar si videochiamano per poter continuare a “incontrarsi”. La videochiamata dimostra anche la sua utilità nel permettere di risolvere un crimine a distanza, dando la possibilità ai componenti del team investigativo di sentirsi e confrontarsi. Proprio in questo caso l’elemento comico è costituito dalla possibilità di mutare a tradimento gli altri compagni di videochiamata.
Una realtà che quindi il Covid ha colpito duramente è quella della socialità: costretti a rimanere chiusi in casa, abbiamo finalmente imparato ad apprezzare elementi che in un momento di svago e compagnia con gli amici avevamo dati per scontati.
Malvaldi riflette ancora sulla possibilità di poter scrivere una commedia sul Covid, e afferma che è lecito farlo solo perchè è un evento che riguarda proprio tutti. Si può ridere su tutto, ma dipende da come lo si fa.