Seguendo la conferenza di Ivan Canu, celebre illustratore e scrittore italiano, presso il cinema Apollo di Ferrara, nel pomeriggio di sabato 4 ottobre, si viene travolti da un vento di energia e positività.
Lo scrittore, supportato da una presentazione molto dinamica e puntuale, ci racconta la storia del k-pop dalla sua nascita fino ad oggi. Questo fenomeno musicale, al contrario di quello che si può pensare, nasce all’inizio degli anni ’90 dopo le elezioni democratiche del 1988 in Corea del Sud, quando i giovani coreani hanno potuto per la prima volta entrare in contatto con il pop americano.
La prima canzone che ha dato il via a questo genere è “I Know” dei Seo Taiji & Boys del 1992 che è stata presentata e criticata dalla giuria ad un talent show, ma nonostante questo è riuscita a raggiungere le vette di molte classifiche musicali.
Negli anni successivi nascono diverse agenzie che mettono insieme giovani di bell’aspetto con qualità nel canto e nel ballo: così nascono i gruppi K-pop.
Il presentatore spiega che il genere musicale è suddiviso in cinque generazioni.
Durante la prima generazione (1996-2002) le canzoni hanno testi prevalentemente sudcoreani con qualche parola in inglese: infatti l’obiettivo è conquistare un posto nel mercato cinese e giapponese. I gruppi sono prevalentemente maschili, ma in minor numero sono presenti anche quelli femminili, caratterizzati da ragazze dallo stile dolce e sognante.
Nella seconda generazione (2003-2012) i gruppi di idol maschili sfruttano la nascita di YouTube per raggiungere un pubblico mondiale. Tuttavia In questi anni emerge anche il lato tossico delle agenzie che sfruttano ragazzini di 15 anni sovraesponendoli agli aspetti negativi della fama, fino al suicidio del frontman di un’ importante band.
La terza generazione rappresenta una svolta nel k-pop: infatti i gruppi femminili iniziano a concorrere e a collaborare con quelli maschili; si può quindi definire l’età d’oro del girl-power. In questo periodo nasce una delle band coreane più famose della storia: i BTS.
Durante la quarta generazione (2018-2022) nasce la band degli Stray Kids, che raggiunge un successo mondiale. Infatti i loro testi sono principalmente in inglese con alcune parole coreane e addirittura spagnole.
L’ultima generazione invece, la quinta, (2023-oggi) è caratterizzata dal ritorno delle sonorità vintage molto presenti nel k-pop degli anni ’90.