“Una vera gioia leggere un libro così!”
Beppe Severgnini presenta il romanzo Studiare per amore di Nicola Gardini, docente di Letteratura italiana e comparata all’Università di Oxford.
“Prendete una matita quando leggete”, raccomanda l’autore: “la matita crea una relazione con il libro, è come un abbraccio, come un bacio o una carezza”. Dobbiamo immaginare ciò che ci troviamo a studiare come un bel panorama, ampio e complesso.
Come in ogni panorama che si rispetti alcune parti sono nitide ed evidenti, altre nascoste e difficili da notare: bisogna illuminare le parti oscure, come fanno i lampi durante un temporale.
Lo studio però, non ha per oggetto solo i libri e le aule scolastiche, ma anche le persone. Se imparassimo a sviluppare un rapporto sincero e profondo con noi stessi e a riporre fiducia negli altri, potremmo evitare incomprensioni, litigi e delusioni.
Nicola Gardini porta la parola “studio” al di fuori dell’istituzione scolastica, togliendole i significati più sgradevoli: senso del dovere, obbligo e mera valutazione.
Studiare per amore non solo ci rende più consapevoli riguardo al mondo che ci circonda, ma da anche l’opportunità di avvicinarsi alle persone con dolcezza e sensibilità.