Cronache, Salone del Libro 2024

Storia e vita immaginaria


Adele Guandalini, Abigail Omoh

Liceo L. Ariosto - Ferrara

Vita e storia immaginaria sono la stessa cosa?”

Questo è l’argomento sul quale hanno dialogato l’editore Giuseppe Laterza e lo storico Alessandro Barbero venerdì 10 maggio presso l’Auditorium Giovanni Agnelli.

Barbero ha illustrato come la Storia non sia altro che l’insieme di tutte le vite celebri e non. Oltre ai fatti in sé, essa comprende tutti i pensieri di coloro che vivono in un determinato periodo storico. Le credenze, tuttavia, non corrispondono sempre ai fatti reali: ad esempio, lo storico Marc Bloch nel suo libro La guerra e le false notizie. Ricordi (1914-1915) e riflessioni (Donzelli Editore, 1921) afferma di essere stato colpito da come in trincea fra i soldati circolassero, oltre a notizie corrette, anche informazioni false. Il compito dello storico è proprio quello di riportare sia i fatti oggettivi, sia i riflessi di questi nelle menti di chi li ha vissuti. L’esempio portato da Barbero è quello della conversione al Cristianesimo dell’imperatore Costantino: questo evento rappresenta la fusione di due realtà storiche che fino ad allora erano state separate, ovvero quella del Cristianesimo e quella dell’impero Romano. Tuttavia, cosa abbia portato Costantino a questa scelta è ignoto: l’idea di un Dio che porta vittorie e conquiste, oppure di un Dio altruista che pone la propria attenzione verso il prossimo? Solo un romanziere potrebbe rispondere a queste domande, prendendosi quella libertà di inventare e ipotizzare negata a uno storico. 

Laterza citando il libro Carlo Magno. Un padre dell’Europa (Laterza, 2000) di Barbero, sposta la discussione sul tema dell’Europa. Il continente, afferma Barbero, nasce in seguito alle invasioni barbariche, con l’incoronazione di Carlo Magno a imperatore. Questo avvenimento fu interpretato in modi differenti: a Oriente si riteneva un semplice proseguimento delle invasioni barbariche, nell’Occidente era visto invece come la rinascita dell’Impero Romano; tale interpretazione dimostra che uno stesso fatto può essere percepito diversamente da luogo a luogo. 

In occasione della prossima uscita del nuovo libro di Barbero, Laterza gli ha domandato come mai la vita di San Francesco risulti una storia immaginaria. In risposta lo storico ha ripercorso brevemente le vicende dell’ordine francescano, soffermandosi su quanto è accaduto alla scomparsa del santo. Egli fu santificato subito dopo la sua morte, ciò comportò che ne venisse scritta una Vita, delegata dal Papa ad un abate. Tuttavia a questa se ne aggiunsero altre versioni apocrife, che presentavano delle incongruenze rispetto a quella ufficiale; per questa ragione Bonaventura da Bagnoregio, ministro generale dell’Ordine francescano dal 1257 al 1274, ne elaborò una nuova, che impose come unica. Proprio a causa di questa pluralità di fonti, si fatica a separare la realtà storica dalle leggende attorno alla figura di questo santo.

Alessandro Barbero con questo suggestivo incontro ha voluto lasciare ai presenti uno spunto di riflessione: “Storia non sono solo avvenimenti, ma anche ciò che pensa e prova la gente che vive questi avvenimenti”. 

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