L’Ucraina è sempre stata un luogo di conflitti e ancora oggi si confronta con la realtà della guerra. Il 30 settembre presso il Teatro Comunale si è tenuto un intervento da parte dell’attivista ucraina Cateryna Mishchenko, la quale ha vissuto in prima persona la distruzione del suo paese, arrivando al punto di doverlo lasciare. L’Ucraina presenta due diverse realtà belliche: la prima è la guerra fisica, “che si può paragonare alla Prima Guerra Mondiale” perché ha visto e tuttora vede molti spargimenti di sangue e campi di battaglia ricoperti di cadaveri; la seconda è la guerra tecnologica per cui oltre 200 aziende ucraine sono coinvolte nella produzione di droni. Cateryna Mishchenko ha inoltre riportato alcuni progetti per il futuro dei cittadini ucraini, quali entrare nell’UE e, in seguito alle elezioni del presidente Zelensky, anche quella di far rinascere il Paese. “Gli ucraini continuano a opporre resistenza ai russi nonostante la distruzione del loro territorio, che non riguarda solo le città o le persone ma anche la natura, fenomeno chiamato dagli scienziati “ecocidio“, sostiene l’attivista, che conclude: “gli ucraini sono resilienti, poiché hanno una tenace idea di creazione di una nuova società”.