All’inizio del 2021 Lucy Sante, tramite una mail inviata ad alcuni amici, confessa di star per affrontare la transizione di genere.
La scrittrice belga-statunitense, durante la seconda giornata del Salone del libro, racconta il suo percorso di transizione avvenuto a 66 anni; sono infatti dovute alla sua età alcune insolite conseguenze, in particolare the privileges of an old woman are being invisible.
Racconta anche di come sia stato ironico il pregiudizio dovuto all’età, poiché ritenuta troppo anziana per affrontare la transizione, ma troppo giovane per scrivere un’autobiografia: lei stessa spiega di aver avuto molto timore nello scrivere di sé e della sua nuova esistenza.
All’inizio, grazie all’utilizzo di FaceApp e della possibilità che offre di trasformare un viso fotografato dal maschile al femminile, si rende conto di avere da sempre un’identità femminile nascosta che lei aveva sempre represso a causa del rapporto con la madre, estremamente cattolica e giudicante.
Lucy ha condiviso una delle problematiche dovute dalla transizione, cioè restare in parte intrappolata nel suo vecchio corpo: trans women are women too, but they also have to stop being a man.
Questi aneddoti sono racchiusi nel suo libro Io sono lei, storia della mia transizione, edito da NN Editore e pubblicato nel 2024.
Con la transizione il suo modo di scrivere non è cambiato, perché la sua persona è cambiata solo esteriormente. This is who I am.
