Una cosa che ti ha colpito
La verosimiglianza dei fatti narrati con la condizione attuale del mondo.
Una frase del libro da conservare
“Quando scoppia una guerra, la gente dice: ‘Non durerà, è cosa troppo stupida’. E non vi è dubbio che una guerra sia davvero troppo stupida, ma questo non le impedisce di durare.”
Nonostante il livello comprensibile dal punto di vista linguistico la lettura del romanzo la Peste mi è risultata difficile dal punto di vista emotivo. Il libro, ricco di dettagli e descrizioni sembra rispecchiare precisamente la situazione di pandemia attuale e l’impatto è stato forte.
Le analogie sono davvero tante, a partire dal panico di coloro che oggi e allora si rinchiudevano in casa, passando per i negazionisti fino ad arrivare alle interpretazioni ecclesiastiche che invocavano ad una punizione divina. Anche da parte delle autorità il trattamento di reclusione con il cordone sanitario risulta paurosamente familiare. Ogni personaggio, a partire dal protagonista Rieux, è importante e credo che ogni lettore si sia ritrovato in almeno uno.
Tuttavia per quanto il romanzo risulti avvincente e attuale non lo ritengo una lettura adatta momentaneamente dal punto di vista emotivo. Sono fondamentalmente convinta che la lettura sia “une fuite” dalla realtà molto spesso deludente. Sicuramente una volta terminata questa pandemia darò una meritata seconda lettura a questo libro con più consapevolezza e un velo di malinconia.