Una cosa che ti ha colpito
L’episodio della peste, narrato da Albert Camus, ci insegna che si può trovare qualcosa di positivo anche nei momenti bui. Uno di questi aspetti positivi che mi ha colpito per la sua attualità, in riferimento al periodo di pandemia che stiamo vivendo, è che la peste è riuscita a far riscoprire, attraverso una “separazione brutale”, i sentimenti umani.
Le parole di Camus, che più condivido riguardo l’aspetto sentimentale della peste sono:
” Uomini che si credevano superficiali in amore riscoprivano la fedeltà. Figli che avevano vissuto accanto alla madre guardandola a stento ora mettevano tutta la loro inquietudine e il loro rimpianto in una piega del suo viso di cui li tormentava il ricordo.” (pag. 97)
Quando qualcosa di così grande intrappola le nostre vite e ostacola la nostra quotidianità, fatta di frenesia e di impegni, allora comprendiamo quanto sia importante coltivare gli affetti che ci circondano in momenti così difficili per trovarvi un ancora di salvezza.
Una frase del libro da conservare
“Quella separazione brutale, senza appello, senza un avvenire prevedibile, ci lasciava sconcertati, incapaci di reagire di fronte al ricordo della presenza ancora così vicina e già così lontana che ora occupava le nostre giornate. In realtà soffrivamo due volte- della nostra sofferenza e poi di quella che immaginavamo negli assenti, figli, moglie o amante.”
L’episodio della peste, narrato da Albert Camus, ci insegna che si può trovare qualcosa di positivo anche nei momenti bui. Uno di questi aspetti positivi che mi ha colpito per la sua attualità, in riferimento al periodo di pandemia che stiamo vivendo, è che la peste è riuscita a far riscoprire, attraverso una “separazione brutale”, i sentimenti umani.