Un libro tante scuole

La vita eterna


classe 1 A; commenti di Elisa, Davide, Giulia


Una cosa che ti ha colpito

Arturo dice anche una frase che porta alla scoperta di alcuni aspetti fondamentali della vita della sposa, infatti, per rispondere all’affermazione della sposa, Arturo dice che anche lui, oltre alla madrina, è sempre stato solo. La sposa risponde toccando un punto dolente di Arturo, ovvero l’assenza della madre. Durante la discussione la sposa racconta una caratteristica della sua infanzia: la morte del padre e del fratello. In seguito la nuova sposa del padre e Arturo hanno una visione diversa della morte. La matrigna, da persona estremamente credente. non vede la morte come la fine, bensì come un momento in cui ognuno ritrova tutti i propri affetti scomparsi in un luogo pieno di armonia e pace per tutta l’eternità. Questo modo di vedere la morte fa si che lei consideri il pensiero della morte con serenità, quasi con gioia. Arturo al contrario, molto scettico, non vede nella morte una seconda vita o la possibilità di ricongiungersi con qualche caro, ma come la fine di tutto. Alla fine della discussione entrambi rimangono delle proprie idee.

Una frase del libro da conservare

Certi animali sanno stare nella solitudine, e sono magnifici e superbi, come degli eroi!

 

Gruppo di lettura

classe 1 A; commenti di Elisa, Davide, Giulia

Nel sottocapitolo “la vita eterna” Arturo e la madrina parlano della
solitudine, della morte e di cosa credono ci sia dopo; hanno opinioni
contrastanti e non riescono a trovare un punto di incontro.
Il discorso nasce dalla richiesta della madrina di appendere le sue Vergini
nella camera da letto; Arturo e il padre non credono né alla Madonna né a
Dio e la richiesta viene rifiutata dal bambino.
La madrina chiede anche se davvero ci fosse lo spettro odiatore di donne
in giro per il castello, la domanda secca molto Arturo che si stanca della
sua credulità. La seccatura si nota dalla risposta, molto sgarbata, che
Arturo le dà: l’Amalfitano abitava davvero nel castello ma era morto e
lui e suo padre non credevano assolutamente agli spettri! La madrina, convintissima dell’esistenza dei fantasmi, spiega il suo punto
di vista: lei non li aveva mai visti ma una sua conoscente ne aveva visti a
centinaia nell’Ospedale degli Incurabili, inoltre gli spettri non devono
far paura a nessuno, sono solamente peccatori in pena, i quali vanno
elemosinando preghiere per la propria pace eterna, basta un requiem per
mandarli via. Arturo evita di risponderle perché pensa non servirebbe a
nulla. In seguito nasce un dibattito tra la madrina e Arturo, nel quale si
sottolineano caratteristiche molto importanti sulla sposa del padre, la
quale afferma che la sua unica paura è quella di rimanere sola.
Arturo controbatte questa rivelazione affermando con sicurezza che la
compagnia non è un aspetto fondamentale, facendo l’esempio di molti animali
che hanno una vita solitaria ma che mostrano coraggio e magnificenza,
mostrandoci ancora una volta le sue conoscenze apprese in qualche libro.

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