Una cosa che ti ha colpito
Di questo libro mi hanno colpito diverse frasi, discorsi, gesti e azioni dei personaggi. Il periodo descritto nei minimi dettagli dall’autore rispecchia quello che tutti noi abbiamo e stiamo ancora vivendo. “Non bisognava lasciarsi prendere dal panico” scrive Camus…ma d’altra parte, di fronte ad una epidemia, chi non si lascia travolgere dalla paura? Riconoscere ufficialmente la presenza della pesta costringe a prendere misure drastiche a cui nessuno è abituato. Da qui iniziano tutte le problematiche, l’ansia, il continuo domandarci se questa situazione durerà per sempre o se forse si riuscirà a sconfiggere l’epidemia e vincere contro qualcuno di più grande rispetto a noi invertendo, per una volta, il famoso detto “I più grossi mangiano sempre i più piccoli”.
Una frase del libro da conservare
<<Forse una guerra è davvero una follia, ma ciò non le impedisce di durare. La follia è ostinata, chiunque se ne accorgerebbe se non fossimo sempre presi da noi stessi. >>
Albert Camus, La Peste
“Nel mondo ci sono state tante epidemia di peste quante guerre. Eppure la peste e la guerra colgono sempre tutti alla sprovvista.” E’ proprio con la frase appena citata, scritta da Albert Camus nel suo libro La Peste, che ho compreso lo stupore che tutti, a Marzo 2020, abbiamo provato quando per la prima volta si è sentito parlare di Covid-19, un virus che ha causato una tremenda epidemia ancora in atto. Nessuno è mai stato pronto ad un cambiamento radicale come quello che può portare la peste, eppure ci si adegua fino ad abituarcisi. Quel “è una follia, non durerà” svanisce nel nulla e lo squilibrio iniziale diventa realtà.