Il corpo 2025, Laboratorio, Un libro tante scuole

Un’estate per crescere


Anastasia Schillaci

I.I.S.”M.Rapisardi (liceo scienze umane) - Santa Maria di Licodia - Paternò

Nome Scuola

I.I.S.”M.Rapisardi (liceo scienze umane)

Città Scuola

Santa Maria di Licodia - Paternò

Ciao a tutti, sono Schillaci Anastasia e frequento il liceo delle scienze umane Mario Rapisardi di Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania. Grazie al progetto “Un libro, tante scuole” organizzato dal Salone del Libro di Torino, ho letto con grande interesse il libro” Il corpo” di Stephen King, un romanzo molto diverso dai suoi soliti racconti horror.

Questa storia, ambientata negli anni ’60, mi ha colpita per la sua profondità e per la sensibilità con cui racconta il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. È un romanzo di formazione che lascia il segno. Stephen King è uno degli scrittori più famosi al mondo. È nato nel 1947 negli Stati Uniti e ha scritto tantissimi libri, diventando celebre per i suoi romanzi horror e di suspense. Però, in questo caso, ho potuto apprezzare un lato più delicato e riflessivo della sua scrittura, che riesce a emozionare e far riflettere anche senza elementi spaventosi. Il protagonista della storia è Gordie Lachance, che racconta da adulto un episodio molto importante della sua giovinezza. Insieme ai suoi amici Chris, Teddy e Vern, parte per un’avventura alla ricerca del corpo di un ragazzo scomparso. Il loro viaggio attraverso i boschi non è solo una spedizione fisica, ma anche un percorso di crescita, in cui ogni ragazzo affronta le proprie paure, fragilità e sogni. I personaggi mi sono sembrati molto realistici. Gordie, il protagonista, è un ragazzo sensibile con una grande passione per la scrittura, e un po’ mi sono identificata in lui. Chris è il mio personaggio preferito perché è intelligente, maturo e, nonostante la sua famiglia difficile, dimostra di essere un vero leader. Teddy e Vern completano il gruppo con le loro stranezze e insicurezze, rendendo l’amicizia tra loro ancora più autentica. L’ambientazione nei boschi del Maine è suggestiva, rappresenta il confine tra infanzia e maturità. Tutto si svolge in un’estate degli anni ’60, ma il racconto viene scritto molti anni dopo, da un Gordie ormai adulto, con uno sguardo nostalgico. Le tematiche che mi hanno colpito di più sono state l’amicizia, il dolore per la perdita, la crescita, ma anche le differenze sociali e familiari che influenzano il destino dei ragazzi. Lo stile linguistico e narrativo di King in questo libro lo vedo semplice e capace di trasmettere emozioni e farci entrare completamente nella mente del protagonista. Il libro mi ha lasciato un segno profondo, perché non è solo il racconto di un’avventura, ma ci dà e lascia tante riflessioni. Alcuni passaggi mi hanno emozionata interiormente, soprattutto quando Gordie e Chris parlano del loro futuro e si rendono conto che la vita non sarà facile per nessuno dei due. Mi ha fatto pensare molto alla mia infanzia e alle amicizie che sembravano eterne. Consiglio questo libro a chi cerca una lettura profonda, non scontata, e che sa toccare il cuore.

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