Il corpo 2025, Laboratorio, Un libro tante scuole

Un viaggio per ritrovare un corpo e se stessi


Matteo Cannistrà

ITC Lombardo Radice - Roma

Nome Scuola

ITC Lombardo Radice

Città Scuola

Roma

Un viaggio per ritrovare un corpo e se stessi

Recensione the body

Titolo: The Body

Autore: Stephen King

Evento: Salone Internazionale del Libro di Torino

“Non ho mai avuto amici come quella che avevo a dodici anni. Gesù, ma chi li ha?” Questa frase mi ha colpito perché trasmette un forte senso di nostalgia, ma anche di dolcezza, riportandomi alla mente momenti del passato. ‘The Body’ non è solo il racconto di un’avventura tra quattro ragazzi. È un libro malinconico, che ti fa ricordare le amicizie e alle esperienze del passato che ci segnano per sempre. I temi trattati sono molti: la morte, il confronto con il mondo degli adulti, il valore dell’amicizia. Tutti vengono affrontati in modo semplice ma profondo, spingendoci a riflettere su quanto contano davvero i legami costruiti durante l’adolescenza. Durante la lettura, mi sono chiesto: ‘Cosa resta delle amicizie del passato? Quanto valore hanno i momenti vissuti insieme?’ Questa domanda la riferisco a tutti voi, io credo che dalle amicizie dell’infanzia, rimangono le emozioni e le esperienze continuino a vivere dentro di noi, anche con il passare del tempo. Il romanzo, scritto da Stephen King nel 1982 e incluso nella raccolta Stagioni diverse, è ambientato negli anni ’60. Racconta il viaggio di quattro dodicenni – Gordie, Chris, Teddy e Vern – alla ricerca del corpo di un ragazzo scomparso. Seguendo i binari del treno in una calda estate, i protagonisti affrontano non solo un percorso fisico, ma anche una sfida di crescita tra litigi, quasi farsi ammazzare e molto altro Il mio personaggio preferito è Chris, perché è intelligente, sensibile e pieno di potenziale, ma segnato da una famiglia violenta e da un destino che sembra già scritto. Lui, però, cerca di ribellarsi a questa condanna, dimostrando di poter essere diverso da ciò che gli altri si aspettano. Mi ha fatto pensare a tutte le volte in cui anche noi veniamo giudicati per ciò che “dovremmo essere”, invece che per ciò che siamo davvero. “Le cose più importanti sono le più difficili da dire, perché le parole le sminuiscono.” Lo stile di King in questo racconto è diverso rispetto ai suoi romanzi: è diretto, coinvolgente, usa un linguaggio semplice ma carico di emozione. Riesce a trasmettere sentimenti profondi senza mai esagerare, usando parole che lasciano il segno. Leggendo, ho provato emozioni diverse: felicità, tristezza, malinconia. Mi ha fatto riflettere sul mio passato, aiutandomi a non cancellare ricordi dolorosi ma ad accettarli e comprenderli come parte di me. Questo libro mi ha ricordato la canzone Wish You Were Here dei Pink Floyd: una melodia intrisa di nostalgia, dedicata alla morte di Syd Barrett uno dei componenti della band, semplice ma eterna. Una canzone che, come il romanzo, mi ha fatto venire i brividi e mi ha lasciato qualcosa di profondo.

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