Recensione Sostiene Pereira liceo Annibal Caro

Il libro “Sostiene Pereira ” narra la vicenda del giornalista del dottor Pereira, redattore del Lisboa che vive la sua vita tristemente, vista la sua condizione fisica e la sua continua ricerca del passato dovuto dalla morte di sua moglie. La storia si avventa nell’agosto del 1938 in Portogallo, dove vi è  la dittatura di Salazar ispirata ai modelli fascisti tedeschi e italiani. Questo porta all’impossibilità di avere una libertà di opinione che si riflette anche nel mondo delle informazioni. Vi è una fortissima censura e la polizia è molto violenta nei confronti dei sovversivi. La posizione di Pereira è messa a rischio dalla conoscenza di due rivoluzionari Monteiro Rossi e Marta che appoggiano la resistenza repubblicana in Spagna contro i franchisti, alleati del Portogallo. Pereira senza rendersene conto, passa da essere un uomo inerme a diventare fondamentale per il mantenimento di Monteiro Rossi sia dal fronte che in patria. Questo passaggio avviene gradualmente e quindi il racconto ha un ritmo lento. Nel finale però il ritmo diventa incalzante con la scoperta della polizia che Monteiro si incontrava a casa di Pereira e con la sua successiva morte. È qui che Pereira decide di agire e denunciare l’accaduto sul giornale diventando finalmente consapevole della situazione del suo paese. Il libro in generale ci è piaciuto soprattutto per i discorsi di Pereira inerenti alla religione, all’anima e alla resurrezione della carne ed è un ottimo esempio della rappresentazione politica non solo del suo paese ma di tutta l’Europa: si parla d’Italia, Germania, Spagna, Francia ed Inghilterra.