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Gordie Lachance è il protagonista e il narratore del romanzo “Il corpo” di Stephen King. È uno scrittore che, ormai adulto, racconta una straordinaria avventura vissuta con i suoi amici d’infanzia.
Gordie ha avuto un’adolescenza difficile, infatti i suoi genitori lo ignoravano quasi del tutto, specialmente dopo la morte del fratello Denny, che era il figlio preferito. A differenza del fratello, che era un atleta amato da tutti, Gordie era più timido e sensibile e trovava rifugio nella scrittura e nei suoi amici.
I suoi migliori amici erano Chris Chambers, il leader del gruppo, Teddy Duchamp, il più impulsivo e strano, e Vern Tessio, un ragazzo un po’ ingenuo ma gentile. Insieme, decidono di partire per un viaggio alla ricerca del corpo di Ray Brower, un ragazzo del posto scomparso. Questo viaggio, però, diventerà molto più di una semplice avventura, si trasformerà in un’esperienza di crescita, in cui i quattro amici affronteranno le loro paure e scopriranno molto su loro stessi.
Durante il percorso, Gordie mostra di essere un ragazzo molto profondo: osserva tutto con attenzione e racconta quello che vede con grande sensibilità. A volte si sente insicuro e pensa di non valere nulla, soprattutto perché i suoi genitori non gli danno affetto, ma grazie a Chris, che lo incoraggia e crede in lui, inizia a capire di avere un talento di scrittore. Quando, ormai adulto, ripensa al passato, capisce che l’amicizia e le esperienze vissute con i suoi amici lo hanno reso la persona che è diventato e che, anche se la vita li ha separati, quei ricordi resteranno per sempre dentro di lui.
Il ruolo di Gordie nella storia è fondamentale: attraverso il suo sguardo, i pensieri e le emozioni dei suoi amici diventano palpabili. Lui ha la capacità di osservare e capire gli altri, infatti è il più riflessivo del gruppo e spesso coglie dettagli e sentimenti che gli altri non riescono a esprimere. Per esempio, capisce che Chris Chambers, il suo migliore amico, nonostante sembri forte e sicuro, in realtà soffre perché viene giudicato per la sua famiglia, oppure si rende conto che Teddy Duchamp, con il suo comportamento, cerca di nascondere il dolore per il difficile rapporto con suo padre. Questo rende Gordie una sorta di specchio, di riflesso per gli altri, poiché attraverso di lui vediamo la loro fragilità e i loro sogni.
Una frase che mi ha particolarmente colpito è: “Ho guardato verso sinistra, e oltre la fabbrica potevo vedere il Castel River, non molto ampio ormai, ma abbastanza pulito, che scorre sempre sotto il ponte fra Castel Rock e Harlow. Il ponte ferroviario, quello più a monte, non c’è più, ma il fiume è ancora in giro. E anch’io.”.
In questa frase il protagonista osserva il paesaggio attorno e riflette sul fatto che, proprio come il fiume che continua a scorrere, anche lui è ancora lì, ancora in viaggio nella vita.
Come il protagonista, rifletto sul tempo che scorre e le cose che cambiano ma alcune continuano ad andare avanti.