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Nel libro “Il corpo” di Stephen King il supporto del gruppo di amici è fondamentale per il percorso dei protagonisti, che si trovano ad affrontare sfide difficili. Infatti, nonostante siano degli emarginati, la loro amicizia li aiuterà a superare le difficoltà della vita.
Nel libro ci sono stati alcuni eventi che mi hanno colpita, in cui si è potuto vedere come la loro amicizia abbia effettivamente aiutato.
Quando i ragazzi decidono di andare alla ricerca del corpo di Ray Brower, un ragazzo della loro stessa età che è scomparso, l’amicizia tra di loro li spinge ad affrontare una situazione pericolosa. Ogni ragazzo ha delle paure, ma il gruppo li sostiene e li spinge a non arrendersi. Ad esempio Gordie, che spesso si sente invisibile e non compreso dalla sua famiglia, trova un rifugio nel gruppo, specialmente nel rapporto con Chris, che è il leader non ufficiale, ma che gli offre un sostegno emotivo costante.
Un altro esempio potrebbe essere quando alla fine del viaggio, mentre tornano a casa, i ragazzi si trovano di fronte al corpo di Ray Brower, e Vern è molto spaventato, mentre gli altri sembrano affrontare la situazione con più coraggio e maturità. Il supporto del gruppo, soprattutto attraverso l’amicizia che li lega, permette a ciascuno di loro di affrontare le proprie paure, aiutandosi a vicenda per superarle. Questo momento di confronto con la morte li cambia, ma la loro connessione reciproca li aiuta a elaborare l’esperienza.
A livello personale, credo che il supporto di un gruppo di amici come quello mostrato nel libro possa essere un elemento che aiuta nelle difficoltà della vita. In gruppo ci si comprende e ci si sente meno soli. Ogni individuo può sentirsi emarginato per mille motivi, ma il supporto dei propri amici può permettere di trovare la forza di affrontare anche le sfide più dure. In momenti di difficoltà, essere parte di un gruppo può fare la differenza. Personalmente, ho vissuto esperienze in cui l’amicizia ha avuto questo ruolo: in situazioni di incertezza o difficoltà, essere circondata da amici che mi hanno capita e supportata mi ha aiutata a superare ostacoli che altrimenti sarebbero stati più pesanti. Ad esempio nel periodo delle medie, che ho vissuto male a causa di continue critiche da parte dei miei compagni di classe -e nonostante ciò mi abbia causato insicurezze che ancora oggi ho-, ho potuto trovare conforto nella mia migliore amica che mi difendeva e mi consolava quando ci restavo male. Quindi condivido il pensiero di King, che tramite il libro dimostra come, nonostante le difficoltà, l’amicizia permette ai protagonisti di “salvarsi” e, in un certo senso, di crescere come persone.