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L’opera di Antonio Tabucchi, pubblicata nel 1994 con il titolo ‘Sostiene Pereira’, è un romanzo storico che racconta la vita di un giornalista portoghese durante la dittatura salazarista, in un clima sociale e politico instabile. Il protagonista, il dottor Pereira, è un uomo comune e solitario, che lavora come direttore della pagina culturale per un piccolo giornale locale. La sua tranquilla routine viene turbata dall’incontro con un giovane laureato di nome Francesco Monteiro Rossi, che Pereira assolda per scrivere dei necrologi. La ragazza di Monteiro, Marta, ha un forte spirito rivoluzionario che influenzerà l’atteggiamento del giovane. A seguito di una serie di eventi, tra cui l’arresto di Bruno, cugino di Francesco, un sostenitore della causa repubblicana in Spagna, la trama si infittisce e la pressione su Pereira aumenta notevolmente. Nell’ultima parte del romanzo, per un paio di giorni Pereira ospita Monteiro che è latitante a casa sua. Tuttavia tre uomini si presentano alla sua porta e riescono a trovare Francesco e lo uccidono a manganellate. Pereira riesce ad acquistare il coraggio di denunciare le violenze di cui Rossi è stato vittima. Il romanzo si conclude con la fuga di Pereira dopo la pubblicazione dell’articolo che denuncia le violazioni di cui era stato testimone.
Nel corso del romanzo Pereira viene ritratto come una figura complessa e tormentata. È ossessionato dalla morte e dal destino, teme di morire da solo e cerca disperatamente di affrontare i suoi demoni interiori.
In particolare, di questo personaggio mi ha colpito la sua profonda solitudine e forte empatia nei confronti degli altri, soprattutto dei più deboli. Si preoccupa continuamente della giustizia e della morale, e cerca di capire il mondo intorno a lui attraverso la lente della cultura e della letteratura.
Il romanzo affronta tematiche come la politica, la libertà di pensiero e la democrazia, ed è una critica al totalitarismo e alla cultura conformista del regime salazarista.
