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I quattro protagonisti del romanzo “Il corpo” di Stephen King sono accumunati da un’amicizia che nasce fin dall’infanzia. Il racconto, ambientato negli anni sessanta, mette in evidenza quelle che erano le necessità e le passioni di ragazzi di quel tempo: Gordie, Vern, Chris e Teddy trascorrevano la maggior parte del loro tempo in una casa sull’albero costruita da loro stessi, un rifugio in cui potevano giocare, chiacchierare e dare sfogo alla loro fantasia. La radio, una Philco recuperata da una discarica, era sempre accesa, e trasmetteva “la super hit” e il notiziario.
Nel romanzo si fa spesso riferimento alle canzoni e ai costumi che hanno caratterizzato la cosiddetta “beat generation”. In quegli anni i ragazzi ricercavano nella musica e nel ballo le emozioni per sentirsi liberi. Il genere del Rock’n’roll veniva assorbito dal cervello dei ragazzi. La musica era un modo per stare insieme e divertirsi sentendosi liberi. Al giorno d’oggi le abitudini degli adolescenti sono cambiate. Oggi il cervello dei ragazzi sembra “assorbire” più che altro il fiume di immagini e “reel” proposto dai social. Adesso non ci si può più annoiare, si conosce tutto in tempo reale e anche le comunicazioni avvengono con una cerca rapidità. I rapporti sociali, però, sono cambiati, adesso si comunica sempre più spesso in maniera virtuale e ci si incontra meno per scambiare confidenze, i rapporti non sono più veri, i ragazzi sono più tristi e poco motivati. Negli anni Sessanta i rapporti sociali erano veri come quelli dei quattro ragazzi del romanzo che vivevano all’aria aperta a contatto con la natura e si scambiavano molte confidenze; avevano meno stimoli ma si divertivano di più.