Il corpo 2025, Laboratorio, Un libro tante scuole

Addio all’infanzia


Lia Ferrari, Emma Bosoni, Matilde Albieri, Benedetta Ferrari

Liceo Melchiorre Gioia - Piacenza

Nome Scuola

Liceo Melchiorre Gioia

Città Scuola

Piacenza

Quando ci è stato detto che dovevamo leggere un libro per la scuola, la cosa non ci ha entusiasmato particolarmente, ma quando abbiamo iniziato a leggere, abbiamo avuto il piacere di ricrederci. 

“Il corpo” di Stephen King è un libro che, forse a causa della tensione degli eventi che l’autore descrive, o il modo in cui lo fa, o forse entrambe le cose, ti ipnotizza e ti fa sentire come se fossi dentro la storia, come se la stessi vivendo insieme ai protagonisti. Avendo sedici anni, ci ha fatto sentire come se in qualche modo il libro ci capisse, come se parlasse di noi. Pensiamo infatti che la storia di questi ragazzi racconti un po’ una fase della vita che tutti prima o poi attraversiamo e, anche solo per questo motivo, crediamo che meriti di essere letto. 

Tante volte può capitare di non trovare le parole per dire le cose importanti, come ci sentiamo e cosa proviamo, per questo motivo pensiamo che non ci sia sensazione più bella e confortante del ritrovarsi nei discorsi degli altri nei libri. 

Ci è piaciuto molto il modo in cui l’autore è riuscito a raccontare la crescita dei protagonisti all’interno della storia, King infatti ha saputo descrivere perfettamente ciò che si prova quando ci si rende conto dei cambiamenti irreversibili che a tredici anni stravolgono la vita. 

“Il corpo” è un viaggio nel quale i protagonisti, inizialmente bambini, vivono momenti belli, ma anche dolorosi, che inevitabilmente li fanno crescere, trasformandoli in giovani adulti. 

Alla fine del libro è come se ci fossimo sentiti un po’ più grandi anche noi, come se avessimo fatto parte della strada con i protagonisti. 

Un tema molto forte, oltre all’amicizia, è proprio la perdita dell’innocenza che caratterizza questa fase della vita: le prime esperienze, iniziando dalle sigarette e dai giornalini sconci, le prime confessioni intime, la paura e la gioia pura che si provano solamente a quell’età, poi il ritrovamento di un cadavere, passo decisivo che segna l’inizio di una nuova vita che non sarà mai più come quella di prima; un’esperienza che cambierà ogni ragazzo facendo emergere il carattere che li accompagnerà per il resto della loro vita. 

In conclusione, vorremmo raccomandare la lettura di questo libro a tutti coloro che si sentono persi all’inizio dell’adolescenza, ai giovani per sentirsi meno soli, per far capire loro che la vita non è sempre in discesa, ma ogni tanto bisogna camminare sui binari col treno alle proprie spalle, fermarsi a porgere una spalla su cui piangere ad un amico e piangere sulla sua. Consigliamo questo libro ai genitori per ricordare loro cosa voglia dire superare quest’età e le difficoltà che ne conseguono; per ricordare loro le cicatrici lasciate da questi momenti in cui le emozioni si provano in modo intenso. 

Infine, raccomandiamo ai nonni la lettura di questo libro per rivivere con tenerezza i momenti della loro giovinezza e per dar loro la possibilità di guardarsi indietro e rendersi conto di quanta strada hanno fatto. 

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