Durante l’incontro di venerdì 10 maggio Margherita Oggero ha dialogato con l’illustratore Lido Contemori, Marco Sarno e la vicedirettrice della Stampa Annalisa Cuzzocrea, utilizzando la sua ironia e il dialetto dirompenti che risultano coinvolgenti grazie al suo stile elegante e sofisticato; ci ha presentato quello che lei stessa definisce come il suo “esperimento”, raccontandoci anche i retroscena della creazione del suo romanzo e qualche aneddoto dei tempi passati.
Torino, XXI secolo: un uomo viene colpito da un fulmine dopo essere stato in “coma vigile” per tre secoli sotto le macerie. Si tratta di Pietro Micca, il protagonista del nuovo libro di Margherita Oggero: Passepartout. Quel fulmine di Pietro Micca a Torino (Guida 2024).
Dodici autori, colleghi da decine di anni alla Stampa, sei capitoli a fumetto in bianco e nero intermezzati da illustrazioni a colori: questi sono solo alcuni degli ingredienti di una vicenda travolgente, nata un po’ per scherzo nell’inverno del 2022 e riguardante un eroe volutamente non contemporaneo, ma di seconda classe, dimenticato quasi completamente dalla storia, se non fosse per quell’unica via di Torino che porta il suo nome.
Pietro Micca, chiamato anche con il soprannome Passepartout perché conosceva perfettamente ogni cunicolo della Cittadella, è un giovane che non ha scelto di stare sotto i riflettori, ma dopo essersi arruolato nell’esercito durante la Guerra di Successione Spagnola è morto nel tentativo di salvare la sua città dall’assedio francese. Il protagonista si sveglia in una Torino completamente diversa da quella che si ricordava e ben presto si ritrova in controtendenza rispetto al mondo moderno. Un salto nel tempo per capire ogni giorno di più il mondo che ci circonda.