Personalmente il mio linguaggio cambia a seconda del luogo in cui mi trovo e alle persone che frequento. Ad esempio, quando sono a casa con i miei amici talvolta scappano parole che fanno male, ma mai rivolte a qualcuno. Quando sono in classe, invece, il mio linguaggio è rispettoso.
Circa due anni fa mi trovavo al campetto di pallacanestro per svolgere la mia lezione di basket, quando un mio compagno di squadra si lamentò perché ero lento a correre e non riuscivo a centrare il canestro. Dopo l’ennesimo mio sbaglio urlò davanti a tutti:- Questo è “inutile”, non serve!
A quelle parole mi vergognai, volevo fuggire, andar via ma non potevo. Nella mia testa pensavo ancora a quell’inutile, inutile e inutile (una parola che fa davvero male!) Per fortuna non mi è successo altre volte ma riesco ancora a sentire le mie sensazioni e i miei sentimenti di malessere quando ripenso a quell’episodio!