Leo Ortolani non è il tipo di persona che segue un’ideale linearità della vita – questo perché per lui non è sufficiente. “Tutto qui?”, si chiese un pomeriggio, mentre rifletteva sul suo futuro. No, non era tutto lì e questo l’ha dimostrato giorno dopo giorno. – E noi ve lo raccontiamo in questo articolo. Ma andiamo per gradi!
Conoscete Leo Ortolani? Se la risposta è sì potete andare al prossimo paragrafo, quello dopo la foto. Altrimenti continuate pure. Leo è nato a Pisa, all’età di un anno si è trasferito a Parma e qui ha fatto le scuole, ha preso la Laurea in Scienze Geologiche all’Università di Parma, ma non ha fatto l’abilitazione. Perché nel frattempo ha iniziato a disegnare fumetti. E i suoi fumetti sono piaciuti, molto. Tra tutti i fumetti, c’è n’è stato uno: Rat-Man. E tra tutte le storie ne citiamo una: “Le sconvolgenti origini del Rat-Man“. È la storia con cui Ortolani ha vinto il premio come migliore sceneggiatore esordiente al Lucca Comics del 1990. Da qui Leo ha preso a collaborare con riviste, fanzine indipendenti e con Marvel Italia. In trent’anni di tavole (quasi sempre in bianco e nero) Leo ha raccontato con ironia, empatia e delicatezza contesti diversi, avventure sempre nuove. Le sue storie (storie come “Due Figlie e altri animali feroci“, o Cinzia“) ci spingono a voler sapere di più, sempre di più, sull’autore e sul suo immaginario. A Parma, il 25 gennaio, per “Mi prendo il mondo”, abbiamo potuto saziare la nostra curiosità, con un’incontro intitolato “Oltre i confini del mondo”.
Col sorriso sulle labbra, rispondendo alle domande di Marta Boselli Eleonora Fontana e Veronica Frosi, il fumettista ha ricordato che fin da bambino, disegnare fumetti era il suo modo di esprimersi, il canale in cui incanalare le sue energie. Durante l’incontro, Ortolani ha raccontato tanto della sua vita, in particolare il suo debutto da artista. Un debutto vissuto in mezzo a tanti altri giovani talenti, dei quali oggi non sappiamo più nulla. Hanno cambiato lavoro, scoraggiati dalle difficoltà del settore, dalla confusione delle fiere, dai kilometri percorsi a piedi a Lucca per raggiungere la fiera e gli editori (non è una metafora). E così, il consiglio per chi vuole seguire le sue tracce è arrivato spontaneo.
Non basta avere delle qualità tecniche, bisogna crederci, bisogna avere la capacità di portare avanti la propria passione ed è essenziale sapersi adattare ad ogni situazione.” (Leo Ortolani)
Un’altra componente importante della sua filosofia artistica è la curiosità: un pò forse perché è ascendente Vergine e un pò perché è l’indole di ogni artista, ha affermato che, dopo Rat-man, aveva sentito una spinta interiore verso nuove esperienze e nuovi progetti. Per questo ha disegnato e raccontato storie di dinosauri, di cinema, di basi spaziali. E per questo non smetterà di stupirci, da domani, con le sue prossime imprese.
Quest’articolo è stato realizzato a cura della Direzione Futura, un gruppo di 50 giovani tra i 15 e i 23 anni che ha ha risposto a una call di Salone del Libro di Torino, per collaborare alla creazione della prima edizione di “Mi prendo il mondo“: un programma di dialoghi, lezioni, incontri, andato in scena all’auditorium Paganini di Parma dal 25 al 28 gennaio 2024.