Cronache, Salone del libro 2021

Mille mani per una storia: la premiazione dei romanzi collettivi


Rachele Lazzari e Giulia Cudemo, Liceo Alfieri Torino


“Essere qui significa, per noi, avercela fatta”

Sono emozionati e orgogliosi i ragazzi e le ragazze che vedono premiati i loro libri, frutti del progetto La grande scrittura. Mille mani per una storia, che prevede la stesura di romanzi collettivi a partire dallo stesso incipit. Il progetto, promosso dall’associazione culturale DiCultHer ha coinvolto diverse scuole anche fuori dall’Italia: il Liceo Classico e Linguistico “Colombo” di Genova, il Liceo Classico “A. D’Oria” di Genova, il Liceo Classico “G. Mazzini” di Genova, il Liceo “L. Amaldi” di Barcellona, il Lycèe International “S. G. En Laye” di Parigi e il Lycèe International “Montebello” di Lille. Le classi delle varie scuole hanno dovuto lavorare in gruppo, per la maggior parte delle volte a distanza, in straming, per elaborare un prodotto unitario che comprendesse una serie di tematiche, quali il viaggio, l’amore in tutte le sue forme, l’immigrazione e l’integrazione, la pandemia e il contrasto generazionale. Argomenti importanti, tra cui i ragazzi e le ragazze hanno saputo destreggiarsi, dando vita a romanzi in cui sono confluite tutte le loro idee, nonostante le numerose difficoltà. Oggi Ernesto Santini, editore, Stella Cannizzaro, Presidente dell’Associazione DiGenova e Germano Paini, Presidente del Comitato scientifico DiCultHer, hanno premiato i primi tre classificati. È, nel complesso, un elogio ai giovani e alla loro produttività, un’esortazione alla lettura e alla scrittura, che viene definita “un’estensione di se stessi”. 

“Quando si dà fiducia ai ragazzi, loro rispondono sempre con il loro entusiasmo” dice una delle professoresse presenti, che auspica in una scuola basata sull’ascolto reciproco, sia tra studente e studente, sia tra studenti e professori. Un’altra dichiarazione illuminante è quella di una delle ragazze premiate, che sottolinea come leggere i romanzi assegnati a scuola serva a capire il mondo, mentre scriverne uno serva a capire sé stessi.

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