Cronache, Salone del Libro 2023

Una stella nata in Via delle Cento Stelle


Giancarlo Tummolo e Caterina Barberis

Liceo classico Vittorio Alfieri - Torino

Un approccio alla vita definito rigoroso e spettinato, una personalità strampalata, disordinata e socievole: fattori grazie ai quali Margherita Hack è diventata la maggior astrofisica italiana.

Così Federico Taddia, autore della biografia Nata in via delle Cento Stelle, racconta la storia e il personaggio della mitica scienziata, con la quale, nel corso degli anni, ha collaborato per la realizzazione di vari progetti divulgativi per giovani e adulti.

Durante l’incontro di oggi, domenica 21 maggio 2023, quarta giornata della XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, lo scrittore spiega al pubblico come si è avvicinato al mondo della scrittura e della scienza, fino ad arrivare in contatto, incredibilmente e inaspettatamente, con Margherita Hack.

L’obiettivo del suo libro è quello di mettere ordine tra le biografie già presenti della scienziata e, per farlo, ci immerge in episodi, aneddoti e lati sorprendenti della vita della Hack. L’entusiasmo e l’intimità con cui parla della loro conoscenza e dello stravagante modo di vivere e di pensare dell’astrofisica, trasforma una celebre icona, non solo nel campo scientifico, ma anche in quello sociale, in una figura dalla quale trarre ispirazione dal punto di vista lavorativo e soprattutto umano. Federico Taddia la ricorda, infatti, come una donna semplice, ma unica tra le sue mille particolarità ed eccentricità: la sua sfacciataggine, l’acconciatura scompigliata e il linguaggio ironico colorito di parolacce e bestemmie.

Margherita Hack non era credente, non credeva del caso, nel destino o nel karma, eppure è incredibile che proprio lei, una delle più rinomate astrofisiche, sia nata in Via delle Cento Stelle.

 

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