16 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

L’ontani dalla normalità


Arturo Druella e Sofia Tarchiani

Liceo classico "V. Alfieri" - Torino

“Cosa leggono gli scrittori?” è il nome degli incontri in cui lo scrittore Alessandro Piperno intervista una serie di autori e autrici, chiedendo loro di parlare di un romanzo per loro significativo. Venerdì 16 maggio, insieme ad Antonio Franchini hanno conversato sul romanzo storico “Il re degli ontani” di Michel Tournier. La scelta del libro è stata dovuta proprio all’ambiguità di questo testo, ritenuto controverso per le tematiche trattate e addirittura inizialmente rifiutato dalle case editrici italiane. 

Abel, parigino degli anni ‘30, è presentato come un uomo grosso e sproporzionato, con problemi di vista e un inquietante attrazione nei confronti dei bambini. L’antitesi del virtuosismo che solitamente caratterizza i protagonisti dei romanzi storici: definito un personaggio “che trova patria nell’esilio e libertà nella cattività”. Dopo la prima parte diaristica del romanzo, Abel viene catturato dai nazisti e, paradossalmente, durante la prigionia inizia ad educare giovani alle leggi del III Reich. In questo ambiente spiccano il volo i veri sentimenti dell’ex allevatore di piccioni, che aveva scelto tale mestiere per mimetizzarsi e porsi “sulla faccia la maschera dell’innocenza” nascondendo la propria anima “che non ha mai saputo camuffarsi”. Alessandro Piperno mette in rilievo la capacità del libro di spiegare quali sono le radici antropologiche di questo orrore e la loro ramificazione all’interno della società.

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