Il caso Vienna: questo è il tema centrale dell’incontro svoltosi all’Università di Economia il 4 ottobre 2024 al Festival di Internazionale di Ferrara, condotto da Antonella Cignarale, videogiornalista di report, Alessandra Marin, docente universitaria di Ferrara, moderato da Sabrina Cherubini, dell’associazione ACER.
Quest’ultima ha introdotto l’argomento specificando che l’aumento del caro affitti ha causato la crisi abitativa che sta affliggendo l’Europa. Al contrario paesi come la Finlandia, invece, stanno investendo nell’edilizia sociale per combattere questa crisi.
Antonella Cignarale ha presentato l’esempio di Vienna che è considerata una delle città più vivibili del mondo ed è in continua crescita ogni anno. La capitale austriaca riserva un fondo solo per la costruzione di edifici per quartieri residenziali come nel caso del quartiere di Alterlaa, nella periferia viennese. Questo complesso pensato come insieme di case popolari si estende per 24 ettari ed è dotato di diversi servizi; tra questi vi sono piscine agli ultimi piani, saune, aree giochi per bambini, parchi, scuole dell’infanzia e accessi diretti ai mezzi pubblici. Per l’affitto di questi appartamenti viene data la precedenza a studenti under 30 e a chi ha necessità di trovare una casa. Infatti questa politica si basa sulla centralità dell’acquirente: egli paga i costi di costruzione che comprendono la manutenzione dell’edificio.
Un altro esempio esposto è stato quello del quartiere Seestadt, città sul lago, ancora in costruzione, a 25 minuti dal centro di Vienna. Questo quartiere, simile a una piccola città, è dotato di ogni servizio, dal supermercato alla scuola per i bambini. Il Comune qui ha attuato la politica dell’homepartner: garantire l’integrazione sociale e la convivenza tra i vicini.
E’ poi intervenuta la professoressa Marin. Ha spiegato come Vienna fin dalla fine dell’Ottocento si sia concentrata sulla costruzione di case popolari che costituissero anche palazzi-monumento curati nell’estetica. Vienna, inoltre, ha sempre risposto alla richiesta di alloggi per ampliare la città e soddisfare le richieste dei cittadini.
La professoressa ha poi concluso spiegando perché la politica di Vienna non può essere applicata in Italia: il nostro paese non ha investito abbastanza sull’acquisizione di terreni per la costruzione di case, ma si è concentrato sulla sfruttamento delle sue bellezze naturali e artistiche. L’Italia avrebbe bisogno di ideare programmi per affitti accessibili dotati di servizi pubblici e di aumentare la sicurezza urbana.
Vienna potrebbe essere l’ispirazione per progetti futuri nel nostro paese.