La competizione nel mondo del cinema è un tema molto sentito, in particolare dalle donne che tentano di farsi strada in questo mondo, spesso costrette a scegliere tra carriera e famiglia.
“Mischiare vita, maternità e lavoro” è possibile, affermano Cristina e Francesca Comencini assieme a Giulia Calenda, cresciute sin da bambine con il “cinema dentro casa”. L’allontanamento è stato per loro un passo inequivocabile, che le ha portate a comprendere come, nel profondo, la scrittura fosse la reale meta che cercavano.
Il padre, nonno per Giulia, ha rappresentato una figura determinante nel loro percorso: il grande Luigi Comencini è stato un modello che le ha portate a maturare, a crescere e a sviluppare la passione per il cinema. Per quanto visto da prospettive diverse, quello con lui è un rapporto che tutte ricordano con affetto. Il film del 2024 Il tempo che ci vuole, mostra la sua storia, storia che, ammettono, continua a farle commuovere.
La loro testimonianza accorata ci dimostra che conciliare i due mondi contrastanti del lavoro e della famiglia è possibile. “Siamo sorelle e amarci è quello che ci ha salvato la vita”.
