Nella società attuale i disagi sociali, anche se celati e messi in disparte, continuano ad essere presenti. Ne parla al Salone del libro di Torino lo scrittore francese Edouard Louis, che presenta il suo libro “Lotte e metamorfosi di una donna”, intervistato da Pietro Turano e Irene Graziosi.
Uno dei temi principali è il suo rapporto con la madre, che rappresenta il ceto sociale della classe popolare. Secondo Louis, tutti hanno diritto a due vite: una è quella della vita reale, l’altra è quella della vita tracciata tramite rappresentazione. Il ceto popolare, infatti, viene spesso completamente tagliato fuori da questa seconda realtà: è la ragione principale per cui, fra i tanti motivi, l’autore cerca di raccontare questa parte di popolazione, di darle spazio nella letteratura e far sentire la sua voce. Sia lui che la madre sono stati accomunati dalla separazione a causa della violenza maschile: lei in quanto donna e lui in quanto gay.
Proprio in quanto omosessuale, come anche le altre persone queer e appartenenti alla comunità lgbtq+, ha dovuto mettere in discussione tutto ciò che il resto della popolazione da per scontato. Edouard Louis afferma di essere stato salvato dalla sua omosessualità e di essere riuscito a liberarsi dalle pressioni di un passato difficile. Suo padre e i suoi fratelli, invece, sono restati imprigionati nella loro realtà senza riuscire a liberarsi.
Un argomento chiave è il rapporto di dominanza nella società rappresentato da quegli individui succubi e fortemente condizionati dalle persone che stanno loro vicine.
Una di queste vittime è la protagonista del libro, che si trova senza un sostentamento economico e in una relazione di abuso da parte del marito. Tuttavia la situazione di disagio e la cultura hanno reso possibile la liberazione dalla situazione.
Giulia Zanetti, Eva Laura Giacomello, Liceo scientifico M. Grigoletti, Pordenone