Oggi, durante la prima giornata del Salone del Libro, è stato intervistato nella Sala internazionale Joaquim Arena, scrittore portoghese nato a Capo Verde. Ha presentato il suo libro “Siriaco e Mister Charles” da poco uscito nelle librerie italiane edito da Besa Muci, che racconta dell’amicizia tra Charles Darwin e Siriaco, uno schiavo brasiliano affetto dalla vitiligine. Da una parte questo suo ‘difetto’ fisico lo ha messo in difficoltà, dall’altra gli ha aperto molte porte: all’età di 12 anni, infatti, è stato venduto come “oggetto esotico” alla corte della regina Maria I.
Il libro unisce un racconto di fantasia ad un romanzo storico, poiché i due protagonisti sono realmente esistiti, ma non abbiamo testimonianze certe che si siano incontrati; inoltre ricostruisce il contesto storico di Capo Verde nel XIX secolo.
La scelta interessante di due personaggi, che apparentemente non sono collegati, è dovuta all’unione di esperienze casuali della quotidianità dell’autore, come il porto visibile dalla sua finestra per Charles Darwin e la partecipazione ad un evento letterario per Siriaco.
Il libro è scritto in modo complesso, ma non difficile da comprendere ed esprime in modo chiaro i sentimenti dei personaggi; i capitoli sono molto brevi (tre pagine) e formano un mosaico di microstorie in cui Charles è il primo a non considerare Siriaco solo per il suo aspetto.
Nell’incontro è stato rivelato un intoppo durante la stesura del libro: dopo sei mesi di lavoro lo scrittore ha scoperto che Siriaco in realtà è morto a 15 anni, questo ha causato l’incertezza nella continuazione del romanzo o meno; ma alla fine Joaquim Arena ha deciso di dare una nuova vita al personaggio.
