A parlarci delle nuove sfide del giornalismo sono Cecilia Sala, classe 1995, creatrice e ideatrice del podcast Stories, e Marco Damilano, ex direttore de l’Espresso.
Narrando la sua esperienza diretta sul campo, Cecilia dimostra ancora una volta come la determinazione ed il coraggio siano la chiave del successo. “È una scommessa” afferma, riferendosi alla scelta di debuttare come giornalista freelance sulla scena mondiale, scegliendo volontariamente di rischiare la vita in situazioni di conflitto armato, non solo in Europa, ma anche in America Latina e Medio-Oriente.
Riuscire a coinvolgere il nuovo pubblico giovane e avvicinarlo all’informazione è un’altra grande sfida che il mondo del giornalismo deve affrontare, rendendo necessaria l’adozione dei nuovi mezzi di comunicazione, come social media e podcast. Con l’intervento di Sala e Damilano, si rivela la grande potenzialità di questi strumenti, a partire dalla genuina spontaneità che trasmette l’ascolto di un podcast, puro nel suo concetto e mediato dalla soggettività di chi parla.
“Si crea un’intimità tra ascoltatore e oratore che è assente negli articoli scritti” sottolinea Cecilia, intimità dovuta all’impura e involontaria ricchezza di suoni che il microfono riesce a catturare e che la penna invece trascura. E questo elemento si riflette sulla genuinità caratterizzante il podcast di Cecilia Sala, che sceglie di dare spazio a piccole storie trascurate dalla prepotenza delle grandi notizie. Evidenziando piccoli dettagli marginali, spesso indispensabili per ricucire un determinato contesto ed efficaci per restituirne una chiara visione d’insieme, Cecilia racconta la storia di una piccola bambina ucraina che nel caos della fuga verso la salvezza, circondata da missili e soldati, piangeva disperata nel desiderio di portare con sé il suo affezionato peluche.
“Ex voto”. Questo il nome scelto invece da Marco per il suo futuro podcast, e rivelato oggi 21 maggio in anteprima al pubblico del Salone del Libro. Tema scelto: la storia delle elezioni in Italia, nonché il lungo viaggio dell’Italia elettorale verso la sua progressiva perdita di valore e significato.