“Bande, amici e sorrisi”. Sono queste le parole chiave dell’incontro con Stefania Bertola e Giuliana Facchini, i cui libri sono accomunati da missioni da compiere.
Stefania Bertola è una traduttrice e ha iniziato la sua carriera con libri per adulti. Il suo libro “La Banda dei Supersonici” (Mondadori) è ambientato nel 1963 in una piccola cittadina italiana e racconta le avventure di un gruppo di amici che hanno l’obiettivo di salvare dai pirati il padre di Beppe, uno di loro. Nel tentativo di riuscirci, i ragazzi affronteranno svariate missioni e imprevisti che metteranno a dura prova il loro coraggio. La banda si addestrerà per sei anni cercando di catturare una pantera e scappare da un orco. L’autrice esprime una certa nostalgia verso la sua infanzia, raccontando che un tempo fare amicizia era molto più semplice rispetto ad oggi. Infatti, i bambini e i ragazzi potevano muoversi in città in modo più libero e sicuro, mentre adesso hanno meno possibilità di incontrarsi fuori casa, se non al parco e accompagnati dagli adulti.
Giuliana Facchini è nata a Roma e adesso vive vicino al Lago di Garda. Il suo libro, “La mia vita imprevista” (Camelozampa), racconta in modo limpido le emozioni dei personaggi e per questo i lettori si rispecchiano nelle loro storie. La protagonista Frances ha una mamma biologica e una adottiva con la quale vivrà finché la sua “mamma-per sempre-1” troverà lavoro. La storia è arricchita da una successione di misteri che la protagonista è chiamata a risolvere. Ci proverà insieme ai suoi amici delle “caccole di Pepe”, una banda in cui si entra solo disubbidendo alle regole. Non senza immancabili plot twist.