Il podcast “A sense of quietness” si è rivelato toccante ed emozionante anche per chi non ha familiarità con il genere.
Nella sala cinematografica dove si è svolta la proiezione sabato 30 settembre si respirava una fortissima unità femminile data dagli occhi lucidi e i respiri tremanti comuni a tutte, dando forma a un enorme senso di appartenenza a qualcosa di più grande di noi.
L’episodio racconta delle storie intrecciate di quattro donne dalle vite profondamente diverse che però, involontariamente, si sono mosse insieme per salvaguardare il diritto di aborto in Irlanda. Una vincitrice di un concorso di bellezza, Brianna Parkins, che, attraverso il suo discorso di ringraziamento, riesce a instaurare coraggio a una giovane donna che sta salendo sull’aereo che la riporterà a Dublino, dopo essere stata costretta a recarsi nel Regno Unito per abortire. Una radiofonica, anche insegnante di Brianna, che quarant’anni prima era stata sospesa dalla sua stazione per aver invitato l’ideatrice della “Well Woman Centre”, clinica che, nonostante il divieto nazionale di aborto, indirizzava le donne verso centri medici inglesi dove avrebbero potuto trovare assistenza. Infatti dal 1983 fino al 2018 in Irlanda il feto e la donna incinta godevano degli stessi diritti, condannando alla pena di ergastolo chiunque praticasse un’interruzione di gravidanza. Da questo intervento di Brianna Parkins si sviluppò un’importante attenzione mediatica, sicuramente di aiuto nella vittoria del referendum che nel 2018 ha reso l’aborto sicuro e legale.
Dunque la speranza è che questa storia serva a ricordarci che il potere del singolo viene amplificato dall’unione collettiva e che è sempre possibile sconfiggere l’ingiustizia attraverso l’impegno.