“If you’re not angry you’re not paying attention” è la frase al centro del dialogo tra Livia Viganò e Francesco Costa tenutosi il 15/05/2025 nell’Arena Bookstock del Salone del Libro 2025. La rivoluzione tecnologica, avvenuta negli ultimi venti anni, ci ha portato ad essere inondati da una vasta mole di informazioni. Infatti, se per il pubblico è difficile districarsi nella fitta rete di notizie a cui è sottoposto, il veloce progresso ha anche portato a dei cambiamenti nell’industria giornalistica.
Innanzitutto si è trasformata la relazione tra gli utenti e le fonti di informazione: è dimostrato che due italiani su tre non ritengono attendibili sul momento le notizie proposte loro. Oltretutto la continua esposizione ai social media ha favorito un abbassamento della soglia dell’attenzione del pubblico e la creazione di titoli accattivanti, con il solo scopo di attirare l’attenzione. Tuttavia, Francesco Costa ritiene che non ci siano colpe nell’avere fatica ad informarsi poiché siamo le prime generazioni a confrontarsi con questo fenomeno. Il nuovo direttore del quotidiano “Il Post” ci ricorda che il giornalismo ha una funzione sociale e ha il compito di informare i cittadini per incoraggiarli nel prendere scelte consapevoli.
Nonostante la dispersiva quantità di notizie che ci raggiunge e il tono allarmistico con cui molti fatti ci vengono presentati, “l’essere arrabbiati non basta”. Bisogna tenersi informati su quanto più possibile così da vedere anche il lato positivo della nostra realtà e capire come affrontarla senza farci travolgere dalle emozioni, seppur giustificate, per migliorare il mondo che ci circonda. Soprattutto è necessario aprirsi a opinioni differenti e uscire da quella bolla di contenuti che incontrano il nostro favore i quali ci vengono proposti dagli algoritmi, confrontandosi con altri per sviluppare una propria visione critica.