La Cina non è il Paese monolitico che sembra, infatti, internamente, è in continuo movimento. Il 30 settembre 2023 lo scrittore Chen Qiufan e il docente universitario Dingxin Zhao hanno tenuto un incontro presso l’Ex Teatro Verdi di Ferrara, durante il quale hanno ripercorso il passaggio della Cina dall’essere un Paese isolato dal resto del mondo, a diventare poi oggetto di un rapido sviluppo economico che ha aperto alla Cina nuove vie. Il punto di partenza è stato l’arrivo della tecnologia nel Paese. La “scoperta” di questa ha fatto aprire gli occhi su una nuova realtà: era la prima volta che la Cina si connetteva con il mondo esterno. L’economia cinese, grazie alla tecnologia, si è sviluppata a tal punto da diventare rivale di quella statunitense. Tuttavia il governo cinese si comporta in modo contraddittorio nell’ambito dell’innovazione tecnologica: vuole ottenere uno sviluppo ma allo stesso tempo rifiuta alcuni aspetti della stessa innovazione, ritenendoli scomodi. In un secondo momento, si è trattato il tema dell’occidentalizzazione e di come questa abbia contribuito allo sviluppo economico del Paese.
Secondo Qiufan, il retaggio dell’occidentalizzazione è contraddistinto dal capitalismo industriale e dallo Stato-nazione.
Infine, l’attenzione si è spostata su eventuali scenari futuri dell’assetto geopolitico del mondo. Zhao immagina uno scenario catastrofico in cui la presenza del capitalismo, può portare al crollo della società; Qiufan invece sostiene che la società possa trovare un proprio equilibrio grazie all’unione delle forze di uomini e delle intelligenze artificiali: solo in questo modo il genere umano potrà sopravvivere.