17 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

Chiudo la porta e urlo – Paolo Nori


Margherita Lo Giudice e Caterina Marchini

Liceo Grigoletti - Pordenone e Torino

Nella giornata di sabato 17 maggio, presso la Sala Blu si è tenuto l’incontro di presentazione del libro Chiudo la porta e urlo di Paolo Nori.

Autore dall‘indole umoristica e auto ironica, Nori ha cominciato la sua presentazione con un avviso al pubblico presente in sala: non aspettarsi un discorso strutturato e lineare, ma piuttosto un flusso di coscienza spontaneo.

Il libro è uno specchio del suo carattere, a cui si intreccia il profondo amore per il poeta romagnolo Raffaello Baldini. Le poesie di Baldini, scritte nel suo dialetto di Sant’Arcangelo di Romagna e da lui stesso tradotte in italiano, racchiudono quei momenti, impalpabili e sorprendenti, in cui “succede una cosa semplicissima e meravigliosa: si vive.” Nori, che ha avuto la fortuna di conoscerlo, lo descrive così: un galantuomo, che ci teneva alla gente. Un uomo che prestava estrema attenzione a ogni discorso, e che curava con attenzione ogni frase che pronunciava.

Alla domanda “di che cosa parla il suo libro?” Paolo Nori evidenzia due temi chiave: la stupidità e la morte. Due concetti apparentemente divergenti che trovano un punto di unione nella sua esperienza di vita. L’autore ha sfiorato per ben due volte la morte, coinvolto in gravi incidenti stradali. Queste esperienze hanno lasciato un segno, che lui non ha timore di mostrare nelle sue opere. La stupidità, invece, è un’eredità di Baldini. Eredità che Nori ci presenta dando voce al poeta stesso attraverso la lettura di due sue poesie, Coglioni e Coglioni 2, che lo conducono a una spiritosa riflessione sulla dilagante coglionaggine, che colpisce tutti noi, anche, a suo dire, gli scrittori.

Il risultato di questa insolita convergenza è un romanzo disperato e allegro, che ci fa ridere e riflettere.

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