16 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

Alla scoperta del giornalismo sportivo con Antonio Barillà


Elena Tresso, Bianca Trovato, Noemi De Santis, Fabio Fresia,Jole Festini, Giulia Massaglia, Lucia Alescio, Petra Orecchia, Caterina Garello, Ilenia Baiocato

Liceo Classico Vittorio Alfieri - Torino

Ognuno ha una strada tracciata dalle proprie inclinazioni, ognuno di noi ha un talento che va riconosciuto in quanto tale”. L’aspirazione e l’inclinazione di Antonio Barillà, giornalista sportivo, nonostante la piccola realtà del paesino in cui è cresciuto, è sempre stata quella di diventare chi è ora. Dall’inizio della sua carriera ad oggi, come ci racconta nel laboratorio  de La Stampa dedicato ai ragazzi e alle ragazze del Bookblog, il giornalismo sportivo ha subito importanti cambiamenti. Se in origine il giornalista era visto come l’unico testimone degli avvenimenti sportivi , oggi assume il ruolo di un vero e proprio narratore. Colui che scrive deve infatti essere capace di scavare nella personalità degli atleti e restituire al lettore l’emozione provata dal vivo. In un’epoca in cui l’informazione è alla portata di tutti in qualsiasi momento e in cui gli atleti sono diventati le “aziende di sé stessi“, il compito del giornalista è fare da filtro tra l’immagine idealizzata che l’atleta propone di sé e la realtà con le sue “storture”.

Allo stesso tempo lo sportivo, vista l’esposizione mediatica a cui è sottoposto e si sottopone, non può ignorare la propria responsabilità nei confronti di chi lo segue, poiché diventa indirettamente un esempio per migliaia di adolescenti. Persone così influenti, la cui vita privata si interseca con quella pubblica, non possono permettersi, secondo Barillà, un’esistenza normale, essendo costretti a confrontarsi con le aspettative proiettate su di loro dai media e talvolta persino dalle persone a loro più vicine.

Il racconto giornalistico delle vicende legate alla vita di alcuni atleti servono proprio a renderli più umani e veri agli occhi dei lettori. Talvolta la loro storia personale può essere d’aiuto a qualcuno, confortare chi si riconosce nel racconto. Non sono solo vicende contemporanee ad emozionare i lettori, ma anche storie passate di veri e propri pionieri e pioniere, che attraverso lo sport hanno portato avanti le loro battaglie sociali. E’ grazie a queste personalità che oggi possiamo affermare che lo sport è una delle realtà più inclusive che esistano. E’ significativo che discipline anche molto diverse fra loro vedono riconosciuta la loro bellezza.

Se negli ultimi anni, con l’intervento di grandi sponsor e il notevole rilievo economico rivestito dal settore, è diventato sempre più determinante l’aspetto commerciale,  è ancora possibile ritrovare quella caratteristica genuinità nelle competizioni olimpiche e nelle discipline minori. Proprio a queste ultime i giornali stanno dedicando sempre più attenzione, favorita dalla possibilità di pubblicare articoli che approfondiscano sul web la testata cartacea. Il giornalismo sportivo è qui per ricordarci che lo sport è sacrificio, passione, rispetto, tifo, crescita, divertimento e coinvolgimento.

 

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