Che onore e che gioia! Un libro, il mio, Fuga nella neve, ambientato tra le montagne del Piemonte nei durissimi inverni del ’43 e ’44, arriva tra i ragazzi e le ragazze di un luogo racchiuso tra alte montagne, un crocevia di valli al confine con la Svizzera, quella stessa Svizzera dove cercano la salvezza Lidia e Angelo, i protagonisti del mio libro. Quale scelta poteva essere migliore per trovare quell’empatia e quell’accoglienza commovente e meravigliosa che ho ricevuto dalla dirigente e da studenti e insegnanti! Prima fra tutti, dalla referente del progetto, la bravissima Maria Chiara Buscaglia.
E poi che lavoro, che inventiva, che riflessioni e che disponibilità in tutti gli incontri. Purtroppo troppo brevi, ma che lasceranno un bel segno e si produrranno in occasioni future.
Un libro è fatto di parole, emozioni, sensazioni, conoscenze, un viaggio che ci porta a spasso avanti e indietro nel tempo e negli spazi e che dà occasione a un’esplosione di riflessioni e di iniziative. È quello che hanno fatto nella classe di Crevola: un’intervista allo scrittore che non può mai mancare, dei cartelloni con le parole chiave e con lo studio delle leggi razziali, un’altra intervista ben più significativa a un’anziana del luogo che ha ricevuto accoglienza in Svizzera al tempi di guerra, un sequel immaginato del libro, delle carte flash sul lessico con definizione delle parole e la loro contestualizzazione e poi un rap contro la guerra e la discriminazione che ha richiesto la collaborazione del docente di musica e infine un raffronto tra due miei libri, con la ricerca di similitudini tra i personaggi e le situazioni… e si sarebbe potuto andare avanti ancora!
Dunque un grazie tondo tondo e un arrivederci al Salone del Libro e poi ancora e di nuovo sotto i monti, nelle valli e nelle classi a chiacchierare ed esplorare altri mondi.
Sofia Gallo
Non perdetevi il rap della classe che ha adottato l’autrice!
Bravissimi ragazzi! Complimenti vivissimi!
Siete fantastici!