“La corsa è più di due polpacci e due scarpe che sferrano sul cemento. È un movimento di tutto l’essere: emotivo, cerebrale e fisico”.
Così Andrea Marcolongo descrive l’attività della corsa, tema centrale del suo ultimo libro, edito Laterza, De Arte Gymnastica: da Maratona ad Atene con le ali ai piedi, presentato il 21 Maggio al Salone del Libro. Assumendo come motore intellettuale l’omonima opera di Filostrato, l’autrice ha scritto un’autobiografia della corsa nella quale attualizza il tema declinandolo secondo la sua esperienza alla scoperta dell’attività podistica. Seguendo il precetto latino di mens sana in corpore sano, si racconta nei panni di corritrice descrivendo la preparazione alla maratona che ha intrapreso. Spiega il fascino della corsa stessa, rifacendosi all’ispirazione classica, per comprendere la pari importanza che l’attività mentale e fisica avevano per Greci. L’autrice dichiara come abbia compreso a fondo il significato di kairòs, la sostanza del tempo, in un mondo in cui la tendenza è di fuggire incessantemente dai limiti che questo impone.
L’autrice rivela come l’allenamento l’abbia avvicinata ad una concezione del proprio corpo in simbiosi con l’ambiente naturale, che, come un attestato di vita giornaliero, le ha insegnato ad avere meno paura di morire.