“Dobbiamo essere gentili con i nostri corpi, dobbiamo accettare che siamo fatti così.”
Queste le parole che riassumono al meglio il concetto chiave del libro Il mio corpo è ok (Marietti Junior), il secondo volume di Femmina non è una parolaccia, delle autrici Carolina Capria e Mariella Martucci, presentato nella mattinata di sabato 21 maggio in occasione del Salone del Libro. La narrazione si pone come obbiettivo di far comprendere ai bambini e alle bambine come il loro corpo e le emozioni mutino durante il percorso di crescita. Il cambiamento è dunque il tema centrale di questo libro, suddiviso in brevi racconti al termine dei quali si trovano esercizi che permettono ai genitori di avere strumenti adeguati per riflettere su questa tematica. Anche in questo romanzo la protagonista è Nina, ma è una Nina diversa e cresciuta, occasione che permette alle due autrici di spostare l’attenzione su nuove tematiche più vicine all’adolescenza che all’infanzia.
“C’è un momento in cui, anche se sei ancora piccola, ti senti in dovere di non fare le cose da bambina”. Nella vita arriva quel momento di transizione, in cui si iniziano a scoprire nuovi lati di noi ed emozioni ancora mai provate. Sono quelle stesse emozioni che, col tempo, impariamo a gestire e soprattutto a riconoscere, consapevoli che si tratta di un lavoro continuo. Nel libro questi nuovi sentimenti vengono rappresentati mediante disegni di “mostriciattoli”, ritenuti più impattanti rispetto alle parole. Inoltre alcuni di questi vengono associati solamente a uno dei due generi, portando chi li prova a reprimerli perché non socialmente accettati e dunque si trasformano in altri che “sono valanghe che ti cadono addosso senza preavviso”.
Proprio per questo è fondamentale dare un nome a ciò che si sente dentro e imparare a comprenderlo. Solo così si potrà vivere nell’accettazione di se stessi e degli altri.