Io di solito uso delle parole che fanno bene,ma qualche volta me ne scappano alcune inopportune e che non servono all’interno di alcuni contesti.
Non ci provo gusto a prendere in giro le altre persone, non è per dire che non lo faccio, ma dopo però chiedo scusa anche se non tutte le persone lo accettano.
Secondo me per far sentire a casa propria una persona bisogna renderla felice: scherzando,chiacchierando, giocando, guardando la tv o facendola sentire parte della nostra famiglia,soprattutto aiutandola nei momenti del bisogno. Per fare questo condividerei con lei le mie cose, i miei giochi, la mia stanza e magari le cucinerei i piatti che le piacciono o le farei decidere i giochi da fare o i programmi televisivi da guardare assieme.
Per me sentirsi a casa significa essere felice, compreso e amato dalla propria famiglia tutto questo scherzando, facendo la lotta del solletico, vedendo i film giocando a basket o calcio, con i lego o con la play station. Oltre a questo il sentirsi a casa per me significa anche essere consolato e aiutato nei momenti difficili; ad esempio quando prendo un brutto voto i miei mi incoraggiano a studiare per rimediare dicendomi di fare del mio meglio la volta successiva.