Il dispendio di amore e l’ascolto in silenzio fanno delle piante la miglior compagnia della scrittrice Serena Dandini che ha presentato il suo primo podcast Il mio paradiso nella Sala Rossa del Salone proprio nel giorno in cui viene pubblicato. Diviso in sei puntate, spazia tra le esperienze di vita di personaggi storici e letterari per esplicitare la possibilità di creare un paradiso terrestre attraverso una relazione con la natura, paragonabile a una storia d’amore. Tramite il dialogo tra la voce dell’autrice e dell’attrice italiana Orsetta De Rossi sono emerse alcune di queste storie incentrate sulle ossessioni, sulla nostalgia e sulla ricerca di felicità. Riguardo alla prima tematica sono stati riportati numerosi esempi, tra cui l‘ossessione di Monet per le ninfee, soggetto sempre presente nei suoi quadri, e quella di Margaret Mee per il fiore della luna, speciale perché sboccia un’unica notte in tutto l’anno.
Invece la nostalgia, che occupa la quarta puntata del podcast, si focalizza più sull’esperienza personale di Serena Dandini che rievoca il periodo dell’infanzia nella sua casa di campagna in cui osservava la nonna curare le ortensie. Questo ricordo la riconduceva a un’età felice, che rappresentava per lei un rifugio. Oltre a questo fiore, altri di grande importanza per la scrittrice sono le rose, che per i loro vari colori sono un simbolo di multiculturalità e le peonie che, fiorendo in un periodo specifico dell’anno, insegnano all’uomo la pazienza. Questa, insieme alla cura e alla gentilezza, è una virtù specifica dei giardinieri e di tutti coloro che vogliono avere un paradiso alla propria portata. Queste qualità sono necessarie a tutti uomini per creare rapporti interpersonali in un clima di pace e serenità come se fossero realmente nell’Eden.
Le suggestive parole di Serena Dandini e la sua personalità carismatica hanno creato un’atmosfera leggera, allegra e partecipativa tanto da coinvolgere un gran numero di persone: ciò rappresenta un interesse ancora vivo nei confronti del mondo delle piante che sono la nostra fonte di vita.