Il 15 gennaio all’edizione Vita SuperNova del Salone internazionale del libro 2021 il giornalista italiano Bruno Vespa presso lo Spazio rai del Padiglione Oval ha presentato il suo libro dal titolo Quirinale: 12 presidenti tra pubblico e privato, pubblicato per Mondadori nel 2020.
L’incontro è stato moderato dallo scrittore e critico Antonio Riccardi, che ha definito il libro un romanzo giallo, ricco di intrighi e colpi di scena: infatti esso racconta i diversi presidenti, tra cui troviamo Mattarella, Leone, Cossiga, Napolitano, intrecciando la loro biografia con il loro ruolo istituzionale. Ad accomunare queste figure eccezionali è per Vespa la loro tendenza durante il mandato a sottovalutare alcune fragilità caratterizzanti la propria persona, nonostante le loro doti di lungimiranza e abilità governative.
In seguito Vespa ha evidenziato che secondo l’opinione comune la carica di presidenza della Repubblica si possa definire più onorifica, anziché decisiva, mentre ultimamente essa si è rivestita di una connotazione piuttosto cruciale.
Ciò è dovuto al fatto che gli ultimi governi hanno dovuto affrontare diverse crisi, pertanto il capo dello Stato si è visto costretto a intervenire drasticamente nella ricomposizione dell’ordine parlamentare. In particolare l’analisi dell’autore si è focalizzata sul presidente della Repubblica in carica Sergio Mattarella, che nell’ultimo anno ha dovuto fronteggiare tre crisi di governo e per il quale non si aspetta la rielezione per il prossimo febbraio 2022. Infatti egli ha annunciato con tre mesi di anticipo la visita di commiato al papa e sta cercando una nuova residenza, dunque la rielezione non incontra i suoi progetti futuri, inoltre certamente non potrebbe ricevere il voto dell’attuale maggioranza parlamentare, ossia il Centrodestra.
Vespa ha infine rivelato di riporre fiducia in Mario Draghi come futuro capo dello Stato e sostiene di non potersi sbilanciare a stilare una lista di possibili candidati, in quanto richiederebbe un eccessivo dispendio di tempo.