Una cosa che ti ha colpito
Un aspetto che mi ha colpito è l’evoluzione del comportamento della popolazione durante il romanzo. All’inizio, quando i topi iniziavano a morire, ognuno pensava solo al proprio orticello, lo possiamo notare quando un direttore d’albergo commenta: “adesso siamo tutti come gli altri” riferendosi al fatto che i topi muoiono negli ascensori del suo albergo come in ogni altro angolo della città. Questo risentimento va via via diminuendo nel corso dell’opera, fino a quando la popolazione si rende conto che sono tutti sulla stessa barca, e abbandonano l’indifferenza verso il morbo. Lo dimostra l’aumento dei volontari per aiutare Rieux. Comportamento che alcuni manterranno imparando qualcosa dalla sventura e altri dimenticheranno, non avendo imparato nulla dalla tragica esperienza del morbo.
Una frase del libro da conservare
“Se ogni generazione si crede destinata a rifare il mondo, il compito della propria era quello di impedire che si distruggesse”
Commento al libro “La peste” di A. Camus