Cosa significa nel 2025 essere un uomo femminista?Che ruolo si ha da marito quando la propria compagna è un’attivista per i diritti delle donne? E’ su queste domande che riflette Francesco Pacifico nel suo ultimo libro La voce del padrone (ADD editore, 2025), nel quale l’autore non dà precetti teorici, ma racconta la sua esperienza personale. Il saggio è stato presentato durante l’edizione 2025 di Internazionale a Ferrara in occasione di un incontro con Stefano Ciccone, di Maschile Plurale, e Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale.
In particolare, lo scrittore vuole analizzare il ruolo e gli spazi che un uomo può avere all’interno dei movimenti femministi, ma anche di una coppia. Secondo Pacifico, è necessario che il maschio superi l’educazione alla virilità ricevuta da bambino, ma che al tempo stesso non si intrometta negli spazi riservati alle donne femministe, che di fatto rappresentano la minoranza mentre lui è tradizionalmente il “padrone”. Pacifico paragona infatti ad un “cavallo di Troia” colui che, pur con le migliori intenzioni, risulta essere fuori luogo e si appropria di spazi che non gli appartengono. Esiste poi “l’uomo-capibara”, che è femminista solo in quanto gli viene detto che questa è la parte giusta dalla quale schierarsi, ma non è consapevole dei veri valori del movimento.
A questa riflessione Stefano Ciccone aggiunge che per essere veramente femministi non basta dare conto del potere maschile dominante nella nostra società patriarcale, ma occorre innanzitutto partire dal riconoscimento delle responsabilità che questo potere comporta nella vita quotidiana. Inoltre, è necessario che gli uomini si distacchino dal paradigma della mascolinità tossica, che l’attivista definisce come “miseria umana”.
Infine interviene un’ultima volta Francesco Pacifico per raccontare come gli altri vedano il rapporto con la sua compagna: viene infatti spesso appellato come “sottone delle femministe” per via del fatto che trova attraenti le donne libere e indipendenti. Lo scrittore auspica pertanto che questa terminologia acquisti un significato positivo, di affermazione – e non di biasimo – dei compagni di donne femministe. L’autore quindi, attraverso affermazioni insolite e d’impatto (quali l’invito al pubblico ad utilizzare sex toys), attira l’attenzione dello spettatore su tematiche estremamente attuali, viste da una prospettiva solitamente trascurata.