“È un mondo difficilissimo da capire.” Con queste parole lo storico britannico John Foot ha aperto l’incontro tenuto insieme ai giornalisti Rachel Donadio e ad Allan Kaval il 3 ottobre presso il Festival di Internazionale a Ferrara 2025, incentrato sul tema dell’egemonia, politica e culturale dell’attuale governo di destra in Italia. Un argomento tanto complesso quanto attuale, soprattutto alla luce dei recenti cambiamenti nella scena politica italiana e internazionale. “In un contesto in cui la destra sta conquistando l’egemonia mondiale, è difficile e non è corretto separare l’Italia dal resto del mondo” è la riflessione del giornalista de La Repubblica Marco Contini, moderatore dell’incontro.
Un esempio sono gli Stati Uniti che con il nuovo mandato di Donald Trump sono tornati al centro del dibattito pubblico. In difesa delle accuse di fascismo nei confronti del trumpismo americano, la giornalista statunitense Rachel Donadio ha sottolineato le differenze tra le due ideologie: “fascismo è una parola storica che pone le sue radici in Italia, mentre quello di Trump è un partito non totalitario che non impone una cultura di massa”.
Il discorso si è poi spostato sul governo Meloni, definito come un governo politico-istituzionale, che, secondo alcuni interventi, rappresenta una sconfitta della democrazia. Un’affermazione provocatoria, che ha voluto sottolineare come in Italia ci sia una sorta di accettazione passiva di certi processi politici, a differenza di quanto avviene nel resto del mondo dove governi di destra generano proteste o mobilitazioni.
Ma “che cosa ha fatto di concreto il governo Meloni?”.
Ironicamente, Foot ha risposto: “Ha portato stabilità, però sono come i democristiani: non hanno fatto tanto”. In merito a ciò Contini ha sottolineato: “Stiamo diventando una nazione disinteressata alla propria fine”. Una frase forte, che denuncia la perdita di partecipazione e di reazione da parte dei cittadini, segno di un’egemonia culturale dominante, che impone una visione della realtà senza bisogno di imporla con la forza.