“Le verdure surgelate sono meno salutari di quelle fresche“, “è giusto bere caffè appena svegli” e “più acqua si beve meglio è” sono solo alcuni dei falsi miti sfatati dalla medica oncologa e nutrizionista Debora Rasio nel suo dialogo con Monica Paolucci e Giulia Testa, evento svoltosi nell’ambito della prima giornata del Festival di Internazionale.
Il pubblico non ha assistito a una semplice lezione, ma ha avuto modo di partecipare in maniera attiva tramite un gioco con domande a trabocchetto sulle credenze alimentari più popolari.
“Il pranzo lo offri all’amico, la cena al nemico”. Avreste mai pensato che a cena siano da preferire cibi semplici come zuppe ricche di legumi al posto di pasti ricchi di proteine? È stata Debora Rasio con questa semplice frase a spiegare i benefici legati a queste scelte alimentari: qualità del sonno migliore e digestione facilitata, dal momento che i carboidrati sono particolarmente digeribili.
Un altro falso mito sfatato è stato la cattiva fama delle verdure surgelate. Il cliente medio predilige infatti il prodotto fresco, credendo che surgelandolo perda la maggior parte dei suoi nutrienti; in realtà, spiega la dottoressa, gli impianti di refrigerazione sono molto vicini ai terreni dove vengono coltivati gli ortaggi e in questa maniera, le colture non perdono le proprie qualità organolettiche. Questa catena diretta è praticamente inesistente nella filiera delle verdure fresche poiché provengono spesso da zone del mondo molto distanti dalla nostra Italia.
“Ad oggi la malnutrizione non è un problema che riguarda solo i paesi poveri, ma siamo tutti e tutte malnutriti“: l’avreste mai pensato?
Se in una parte del mondo la malnutrizione è infatti causata da una carenza di cibo, nel mondo occidentale invece nasce dal mangime animale ricco di OGM con il quale gli animali da allevamento vengono nutriti, dalle tossine ambientali e dallo stress legato ad una vita frenetica che porta ad un sovraconsumo di vitamine.
Parlare in maniera corretta di alimentazione insomma, al giorno d’oggi, è fondamentale poiché creare buone abitudini sin dalla giovane età porta ad un’importante riduzione della possibilità di sviluppare malattie croniche in futuro.